comunicato stampa
Rifiuti, il consiglio provinciale approva l\'adeguamento al piano per la gestione

La modifica principale riguarda il ridimensionamento degli impianti di trattamento. Infatti, gli obiettivi di raccolta differenziata sono passati dal 35% al 65% e questo ha portato a una riduzione dei rifiuti da trattare. Di qui la previsione di un unico impianto per il trattamento della frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata e di due impianti, più piccoli, per quello dei rifiuti residui. Riconfermato, invece, l’impegno da parte del Bacino 1 a individuare e realizzare una propria discarica.
“Il Consorzio di riferimento del Bacino 1 - è scritto nel piano – dovrà procedere all’avvio dell’iter progettuale e di realizzazione della nuova discarica entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bur di questo provvedimento. In alternativa all’applicazione dell’ordine della graduatoria dell’Università Politecnica delle Marche approvata nel 2005 (che vede Filottrano come primo sito idoneo, ndr), il Consorzio potrà procedere all’individuazione di un altro sito all’interno dei 14 ingraduatoria. Qualora il Consorzio di riferimento del Bacino 1 risulti inadempiente, la giunta provinciale metterà in atto azioni efficaci e tempestive nei confronti del Consorzio stesso, compresa la determinazione di commissariamento nei modi previsti dalla legge”.
“Il tempo per trovare soluzioni alternative è stato dato – ha detto la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande – ora dobbiamo approvare questo adeguamento per evitare le sanzioni europee per i Comuni. È ora di mettere da parte gli interessi particolari, di questo o di quel Comune, perché non si va avanti con la teoria del non nel mio orticello”.
“Quello approvato oggi è un atto di responsabilità e solidarietà. Infatti, un mancato adeguamento della pianificazione, in questo momento – ha spiegato l’assessore provinciale all’Ambiente Marcello Mariani - porterebbe inevitabilmente a costi aggiuntivi per i cittadini e l’intero sistema di gestione dei rifiuti rischierebbe di entrare in crisi”.
Contraria la minoranza, che ha presentato tre emendamenti, tutti bocciati dal consiglio.

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