Il \'Mainstream Corner\' apre con un omaggio a Hengel Gualdi

Il “Mainstream Corner” alla Mole Vanvitelliana si apre con un omaggio a Hengel Gualdi, scomparso nel 2005 e figura imprescindibile nella storia del clarinetto jazz in Italia.
Gualdi non fu solo un autentico virtuoso di questo difficile strumento, ma anche musicista vulcanico, a suo agio nella musica da ballo e nelle colonne sonore (ben cinque film dell’amico regista Pupi Avati). A rendergli il giusto tributo sono chiamati due celebri clarinettisti, il veterano Gianni Sanjust, attivo fin dagli anni ’50 in situazioni dixieland e più moderne accanto a Romano Mussolini, Chet Baker, Lee Konitz, Enrico Rava e molti altri, e il più giovane Alfredo Ferrario, considerato l’erede artistico di Gualdi.
Già presente nel festival di due anni fa in un concerto dedicato a Louis Armstrong, Ferrario ha poi inciso al Ridotto delle Muse in duo con il pianista Rossano Sportiello un disco lodatissimo dalla critica internazionale. Nella sezione ritmica ascolteremo un pianista che si sta imponendo tra i migliori e più duttili dell’ultima generazione, Gianluca Tagliazucchi, e il più collaudato team formato da Luciano e Carlo Milanese, padre e figlio che non suonano jazz, ma lo vivono dal profondo in ogni momento. (Sabato 4 luglio - ore 22,30, ingresso gratuito)
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-07-2009 alle 19:19 sul giornale del 04 luglio 2009 - 1162 letture