Falconara: Cittadini in comune chiede provvedimenti ispettivi nei confronti della raffineria API

Cittadini in Comune sollecitata stringenti provvedimenti ispettivi nei confronti degli impianti della raffineria API.
In seguito alla pubblicazione da parte dei Comitati falconaresi del clamoroso documento del Servizio Impiantistica dell’ARPA Marche http://www.comitati-cittadini.org/files/arpam/impiantistica-arpam-pag1-150×150.jpg circa lo stato della condotta e delle protezioni riscontrate nel settore della raffineria API da cui sono finite in mare e sulle spiagge tonnellate di olio combustibile atz (Aprile 2007), la Lista Civile Cittadini in Comune ha doverosamente deciso di inviare quel documento a: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio - Direzione Generale per la salvaguardia ambientale - Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e Ministero dell’Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Direzione Generale delle Marche.Cittadini in Comune ha sollecitato:
- stringenti provvedimenti ispettivi nei confronti degli impianti della raffineria API;
- l’inserimento della Relazione del Servizio Impiantistica regionale dell’ARPA Marche tra la documentazione probante rispetto all’iter del rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale riguardante la raffineria API.
L’iniziativa di CiC si basa anche sulla constatazione che la Relazione dell’ARPA Marche non trova attualmente riscontro sul sito del Ministero dell’Ambiente alla pagina http://aia.minambiente.it/DomandeAIADocumenti.aspx?st=0&id=16 né all’interno della cartella Rapporti e verifiche ispettive né in altri documenti attestanti la valutazione della degradata situazione impiantistica riscontrata nella Relazione.
Infatti constatato che tra la documentazione AIA presente nel sito Ministeriale compare il Verbale della Commissione Ispettiva Ministeriale del 30/11/2005 che accertò nella sua ispezione all’API “ l’efficacia delle strategie e delle misure adottate dall’esercente per la prevenzione dei rischi di incidente rilevante” nonché ” i rischi per la sicurezza dell’ambiente e delle popolazioni connessi all’ubicazione dello stabilimento (…) alla movimentazione di sostanze pericolose” a parere di Cittadini in Comune la Relazione dell’ARPA Marche del 2007 modificava sostanzialmente il quadro che la Commissione Ispettiva Ministeriale si era trovata di fronte nel 2005.
Non solo:
CiC ha chiesto ai Ministeri di valutare se la compromessa situazione impiantistica riscontrata dalla Relazione dell’ARPA Marche a solo un anno e mezzo di distanza dalla Ispezione della Commissione Ministeriale possa configurare a carico della Società API gravi omissioni che hanno fuorviato il delicato lavoro dei componenti della Commissione Ministeriale stessa.
Infine, a parere di CiC, non sono state rispettate dalla Società API neppure le prescrizioni del Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi delle Marche impartite con il Verbale del 19/12/2006 inerente l’Istruttoria del Rapporto di sicurezza 2004 (inserito nella sottocartella Istruttorie tecniche della cartella Documentazione Seveso presente in http://aia.minambiente.it/DomandeAIADocumenti.aspx?st=0&id=16 ) con particolare riguardante gli impianti a mare e i rischi rilevanti di carattere ambientale.
Complessivamente sarebbe stato violato il Decreto Seveso II (D.Lgs. 334/99) nei seguenti articoli: art. 5 comma 1 Art. 7 commi 1 e 2 Art. 8 comma 2 lettere a b c d Art. 11 comma 2 lettera b Art. 21. Cittadini in Comune ha inviato la sua nota - per conoscenza - anche al Prefetto di Ancona, al Sindaco di Falconara M.ma, alla Regione Marche e alla Direzione Generale ARPA Marche.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-07-2009 alle 17:19 sul giornale del 14 luglio 2009 - 1710 letture