Saldi, nel capoluogo scoppia la mania dello shopping

Partenza alla grande per la stagione di
saldi nel capoluogo. Dopo un mese
di novembre ben poco rassicurante e un dicembre che ha risollevato
appena gli affari, pare che finalmente gennaio segni il momento della
ripresa. I clienti sono tentati dalle offerte e dai ribassi di oltre
il 50% in molti casi, dai tanti articoli a prezzi di occasione e si
dedicano a quegli acquisti che sono stati rimandati nelle scorse
settimane in attesa degli sconti partiti il 2 gennaio. Certo non sono
mancate le polemiche per questo anticipo record dei saldi, a solo 10
giorni dall\'inizio dell\'inverno.
“Saldi di fine stagione? Ma se la
stagione è appena cominciata! -ha sottolineato ad esempio Renzo
Ragnetti dell\'omonimo negozio- è improponibile iniziare adesso
anche da un punto di vista etico. A questo punto perdono di
significato”. Eppure i clienti sono soddisfatti e molti arrivano ad
acquistare ad Ancona anche da fuori comune, come Gabriella Paccapeli,
partita da Osimo per il tour de force. “Sono contenta dei miei
acquisti -ha detto armata di shopping bag- ho aspettato nelle scorse
settimane sapendo dei ribassi”. Come lei la sorella Rossana che
prima di acquistare ha deciso di monitorare diversi negozi, comparare
i prezzi e valutare gli sconti. “Non faccio acquisti d\'impulso -ha
sottolineato- sono venuta in centro per dare un\'occhiata. La città è
accogliente, è piacevole anche solo passeggiare e magari fermarsi a
prenedere un caffè”.
Alcuni commercianti mugugnano per il surplus
di lavoro, che li ha impegnati tra Natale e Capodanno. “Siamo
rimasti indietro con il lavoro -ha ammesso Ilaria Iobbi del negozio
Bijou Brigitte- c\'è voluto parecchio tempo per prezzare gli
articoli. Ma i risultati ci sono, le persone si muovono per
acquistare”. “Molto influirà la variabile del meteo -ha aggiunto
Sara Bianchelli del negozio di abbigliamento Motivi- a giudicare
dall\'inizio siamo partiti con il piede giusto”.
Ma si sa, la mania di shopping, può
nascondere anche delle fregature. Adiconsum consiglia, per non
prendere cantonate, di annotare i prezzi degli articoli per poi
verificarli con il nuovo cartellino “scontato”. L\'associazione
per l\'occasione fornisce ai consumatori il “decalogo dei saldi”:
comprare solo ciò di cui si ha realmente bisogno, controllare
l\'esposizione dei prezzi, conservare lo scontrino per eventuali cambi
e resi. Così da godersi in piena tranquillità questo primo shopping
del 2010.
Saldi “amari”, da “Annamaria”
in corso Garibaldi, che vende borse, abbigliamento e articoli di
pelletteria: “I saldi il 2 gennaio? Non aiutano nessuno -sottolinea
il titolare Riccardo Ragni- e poi bisogna pensare alle percentuali di
sconto. Solo chi ha fatto ricarichi eccessivi o chi vende merce di
bassa qualità può applicare lo sconto del 50 o del 70%. Io non
andrò oltre il 30%”. Ragni ha poi elencato varie criticità del
centro, che dal suo punto di vista non aiutano la ripresa del
commercio: “L\'isola pedonale non ha attratto più visitatori degli
scorsi anni -ha affermato- il problema è che mancano i parcheggi.
Assurdo tenere aperto quello del porto dalle 19 in poi, quando la
gente normalmente rientra a casa”. Più morbido Stefano Ludovini
della cristalleria Swarovski: “E\' normale che la gente abbia
aspettato ad acquistare -il suo commento- i saldi così ravvicinati
con il periodo di Natale dal mio punto di vista non aiutano il
commercio”. Stesso discorso per Enrico Meldolesi dell\'omonimo
negizio di articoli sportivi, che ammette qualche preoccupazione per
i ribassi che partiranno nel week-end: “Vendiamo articoli di
montagna -dichiara- i clienti aspettano metà gennaio a comprare, in
vista della settimana bianca. Ci siamo risollevati con i pezzi per i
giovani, target più propenso a spendere e a seguire la moda”.
Secondo le commesse della profumeria Douglas Elena Quercetti e Manola
Barbanera quello che conta è soprattutto la professionalità: “Il
cliente chiede consulenza -spiegano- e acquista sempre meno
d\'impulso. E\' diventato più riflessivo ed esigente e la vendita è
più faticosa ma ripagata dalla fedeltà”.
Ad ogni modo saranno questi primi giorni di sconti a determinare il successo della stagione dei ribassi, ma a giudicare dalla prima settimana le associazioni di categoria già mostrano segnali di ottimismo. “Le aspettative sono molto alte -ha dichiarato il responsabile provinciale Cna commercio e turismo Andrea Riccardi- il settore ha bisogno di una ripresa e molti hanno atteso proprio questo periodo per gli acquisti di un certo peso. Anche se prevediamo che una buona fetta di clienti aspetterà ancora un mesetto quando le percentuali di sconto si abbasseranno ulteriormente”. A giudicare dagli scontrini staccati e dal numero di buste in mano a quanti escono dagli esercizi commerciali, gli affari procedono bene. Presi d\'assalto le grandi catene internazionali, che promettono sconti dal 50 al 70%, ma anche le boutique come “Rocchetti” che con la svendita degli articoli griffati a metà prezzo ha attirato lunghe file di potenziali acquirenti. “A una prima occhiata sembra che i saldi stiano andando meglio dell\'anno scorso -ha sottolineato il presidente provinciale della Confcommercio Francesco Cinti- le persone cercano articoli di qualità che adesso possono acquistare a prezzi d\'occasione. E\' lecito aspettarsi una ripresa soprattutto alla luce dei dati negativi per il settore dell\'abbigliamento nel mese di novembre”.

Questa è un'inchiesta pubblicata il 10-01-2010 alle 20:12 sul giornale del 11 gennaio 2010 - 3031 letture