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Amministratore di sostegno: occorre più supporto delle istituzioni locali

Rotary club 2' di lettura Ancona 19/02/2010 - “Tutelare le persone incapaci, in tutto o in parte, di compiere autonomamente le funzioni base della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente”. Questa la finalità dell’amministratore di sostegno, figura che segue anziani con malattie irreversibili come il morbo di Alzheimer e la demenza senile, oltre a disabili, alcolisti, tossicodipendenti, carcerati, malati terminali, non vedenti e soggetti per i quali non sia opportuno procedere ad una richiesta di interdizione o inabilitazione.

Nell’incontro di ieri al ristorante “Passetto”, promosso dal Rotary Club Ancona-Conero, Clelia Di Silvestro, giudice tutelare di Ancona, e l’avvocato Giulia Ginesi, con esperienza in qualità di amministratore di sostegno, hanno illustrato come e perché ricorrere a questa figura ancora poco conosciuta. Sul tema c’è scarsa informazione e occorre maggior supporto delle istituzioni locali, che non devono lasciar soli i servizi sociali.



“Comune, servizi socio-sanitari e Ipab le istituzioni maggiormente coinvolte”, ha affermato Clelia Di Silvestro. Sono in molti, inoltre, a nascondere un figlio o un parente con disagi psichici invece di ricorrere a una figura esterna in grado di aiutarlo. E’ compito del giudice tutelare “nominare gli amministratori di sostegno, in seguito all\'accertamento sanitario dell\'infermità – ha rilevato Di Silvestro - Indicando anche i limiti di spesa sostenibile dall\'amministratore nell\'interesse del beneficiario, le operazioni che potranno essere compiute in nome e per conto\" dell\'interessato”.



“Per questo – continua - l’amministratore può essere un parente, il coniuge e la persona stabilmente convivente con l\'interessato nonché altre persone ritenute idonee dal giudice tutelare, compresi i legali rappresentanti di fondazioni e associazioni”. “La figura dell’amministratore di sostegno – ha precisato il giudice tutelare Di Silvestro - è pensata per andare incontro a chiunque si trovi in difficoltà nell\'esercizio dei propri diritti, uno strumento elastico, modellato a misura delle esigenze del caso concreto”.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-02-2010 alle 16:10 sul giornale del 20 febbraio 2010 - 3248 letture

In questo articolo si parla di attualità, rotary club, anziani, ancona, alzheimer, demenza senile, Clelia Di Silvestro, Giulia Ginesi





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