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Manifestanti contro la Buy Marche card dell\'Ordine dei Giornalisti

Una nutrita delegazione di una
cinquantina di partecipanti dell\'Assemblea Permanente NoCentraliAPI,
ha manifestato venerdì mattina davanti alla sede dell\'Ordine dei
Giornalisti delle Marche e la sede Rai. Il motivo? Rendere pubblica e
censurare l\'iniziativa dell\'Ordine \"Buy Marche Card\".
Dai primi di febbraio infatti l\'Ordine dei Giornalisti marchigiano distribuisce ai propri iscritti in collaborazione con l\'API la speciale Card, un tesserino (che raffigura il logo della raffineria Api), attraverso il quale i giornalisti marchigiani potranno fare acquisti a prezzi scontati in aziende che fanno parte del marchio “Marche d’eccellenza”. L\'Api non è tra queste, ma compare quale soggetto collaboratore dell\'iniziativa. Con volantini, megafoni ed uno striscione con scritto \"Buy Marche Card: l\'Api si compra anche la verità\", i manifestanti hanno animato il centro cittadino nelle ore mattutine per contestare l\'iniziativa “che ci sembra cozzi con la deontologia professionale, la tutela della libertà di informazione, l\'immagine professionale della categoria, che accettando un finanziamento di questo tipo rischia di limitare i requisiti di imparzialità, e anzi può prestare il fianco a operazioni di pressione, influenza, condizionamenti, autocensura” come hanno dichiarato.
“Nulla da eccepire riguardo le operazioni di marketing della società petrolifera -hanno aggiunto gli attivisti del comitato- alla quale consigliamo però di continuare ad investire per difendere i posti di lavoro, per aumentare gli standard di sicurezza dei propri impianti, e la sostenibilità ambientali delle proprie produzioni. In tutti e tre i settori a quanto pare ce n\'è disperato bisogno”. Infine i manifestanti hanno chiesto un incontro con il presidente dell\'Ordine delle Marche Rossetti e invitato i giornalisti marchigiani a non utilizzare il tesserino
