Camerata Picena: Giannoni: 'La centrale a biomasse é una minaccia!'

Solo qualche giorni fa si è appresa la notizia che il 20 aprile in Regione si svolgerà la conferenza di servizi per la definitiva autorizzazione alla costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione elettrica alimentato biogas prodotto dalla fermentazione biomasse vegetali. La nuova centrale, della potenza elettrica di 999 KW, sarà realizzata in area agricola alla fine di via Garibaldi in Comune di Camerata Picena, nelle immediate vicinanze di un grosso impianto zootecnico, di un'altra centrale di analoghe caratteristiche in fase di avviamento (pur posizionati nel territorio del Comune di Agugliano) di un impianto fotovoltaico e di zone densamente urbanizzate.
Proprio la collocazione evidenzia i primi problemi: grazie alla procedura semplificata e all’assenza di specifiche linee guida regionali, di fatto è consentito attraverso lo spezzettamento degli iter, di realizzare “parchi energetici” di consistenti dimensioni e conseguenti inevitabili consistenti impatti di natura ambientale e paesaggistica senza una valutazione complessiva delle conseguenze di natura ambientale. Grazie anche a un nostro sollecito, martedì scorso è stato possibile, in commissione consiliare, un incontro tra l’Amministrazione e la proprietà.
Dalla riunione è scaturito un quadro preoccupante: La proprietà si è rifiutata di condividere con il Comune un rinvio della conferenza per consentire un esame più attento del progetto. Nessuna notizia è stata fornita sulle quantità, la qualità e la provenienza del materiale vegetale e dei liquami che rappresentano la materia prima all’impianto. Nessuna garanzia che dalla centrale possano derivare vantaggi all’agricoltura locale. Nessun dato è stato fornito sulle modalità di effettuazione del trasporto! Quello che è certo che si tratterà di centinaia di autocarri all’anno concentrati nei 3 - 4 mesi della raccolta. L’accessibilità all’impianto appare al momento il problema più grave. Essa verrebbe garantita, senza possibili alternative, da una strada comunale (Via Garibaldi) e poi vicinale che nel primo tratto serve un ampia zona residenziale che, per le caratteristiche dell’accesso sulla strada provinciale impedisce agli autocarri e autoarticolati di accedere direttamente.
Ciò renderebbe inevitabile il transito di un cosi consistente numero di mezzi pesanti per il centro storico di camerata e per la frazione Grancetta di Chiaravalle. Un carico di traffico e di inquinamento insopportabile dall’attuale viabilità provinciale che, già oggi, per le sue caratteristiche, è soggetta ad ordinanza che ne interdice il traffico ad autocarri ed autoarticolati. Abbiamo su queste questioni sollecitato un intervento della stessa Amministrazione Provinciale. Speriamo che dalla conferenza di domani emergano elementi di chiarezza e soprattutto decisioni che non penalizzino ancora una volta un territorio cosi ampiamente martoriato come quello di Camerata Picena e della bassa Vallesina. Se cosi non sarà occorrerà una mobilitazione forte dei cittadini che, come sempre, rischiano gli unici a dover essere penalizzati.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-04-2012 alle 02:01 sul giornale del 20 aprile 2012 - 1747 letture
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