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Violenza sulle donne. 'Le parole non bastano più', svolto ad Ancona un workshop in comune

Emma Capogrossi 4' di lettura Ancona 25/02/2014 - E’ arrivata oggi ad Ancona l’ottava delle 14 tappe del tour “Le parole non bastano più” di Intervita Onlus, per dire basta alla violenza sulle donne, sensibilizzare l’opinione pubblica sulle dimensioni del problema e incontrare le Istituzioni locali per confrontarsi con chi sul territorio lavora ogni giorno per contrastare questo fenomeno.

Nelle Marche, 1 donna su 3 ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita. E ancora, 4 donne su 10 sono state minacciate, 1 su 2 è stata schiaffeggiata, 6 su 10 sono state spinte, strattonate e afferrate con violenza. Accanto agli inaccettabili ed inestimabili costi umani di questo vero e proprio bollettino di guerra, la sola regione Marche sostiene anche gli effetti in termini economici per una cifra allarmante di oltre 400 milioni di euro. Questi i dati della ricerca della quale si è parlato nel workshop dal titolo “Quali investimenti per strategie di contrasto alla violenza contro le donne?” che si è svolto, con il Patrocinio del Comune Ancona, nella Sala Ex Consiglio Comunale, alla presenza tra gli altri di Valeria Mancinelli Sindaca Comune di Ancona, Loredana Pistelli consigliere comunale, Pina Ferraro Consigliera di Parità Provincia di Ancona, Valeria Sottosanti Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona, Vilma Bontempo Segretaria Generale Camera del Lavoro CGIL, Emma Capogrossi Assessora Pari Opportunità e Servizi Sociali, per confrontarsi sulle buone pratiche di intervento.

“Questa indagine nazionale sui costi economici e sociali della violenza mancava in Italia –spiega Valeria Emmi, coordinatrice del Programma Italia Intervita - era stata chiesta dal Consiglio dì Europa al Governo nel 2005. Questa raccomandazione era stata sempre disattesa dai governi che si sono succeduti. Intervita ha voluto effettuare questa ricerca facendo leva soprattutto sul costo economico della violenza proprio per stimolare di più l’attenzione politica sul fenomeno. Anche negli altri paesi in cui l’indagine è stata realizzata, la leva economica è risultata quella più efficace per sollecitare una riflessione e ad intervenire in maniera più strutturata. In questo tour raccoglieremo le buone prassi e le indicazioni dei territori e le riporteremo su un piano nazionale, all’attenzione del Dipartimento per le Pari Opportunità e della task force interministeriale”.

Nella realtà locale, è già stata creata la Rete Antiviolenza Cittadina contro la violenza alle donne (alla cui costituzione il Comune di Ancona, Assessorato alle Pari Opportunità, ha lavorato sin dal novembre scorso assieme alla Consigliera di Parità effettiva della Provincia di Ancona), ora però, così come emerso dal workshop occorre fare un passo avanti.

“Ora siamo a buon punto – afferma Simona Cardinaletti responsabile Casa Rifugio Coop Sociale “la Gemma” -. Adesso abbiamo le reti antiviolenza, adesso però abbiamo bisogno delle prassi operative. Ogni istituzione ha i suoi tempi e la sua burocrazia interna, quindi dobbiamo far operare tutta la struttura all’unisono. E’ un lavoro che stiamo facendo sia con la rete cittadina che con i progetti per le pari opportunità. E’ un’opera certosina che passa sia attraverso la conoscenza personale degli operatori sia attraverso l’utilizzo di un linguaggio comune ed una chiara definizione del problema. Questo riduce i tempi. Spesso il costo della violenza sulle donne si dilata perché si fa fatica a definire bene il problema e quali soggetti debbano intervenire. Conoscenza del fenomeno, individuazione della violenza ed uso del linguaggio comune: è questo il modo affinchè ognuno faccia la sua parte, riducendo tempi e costi e fornendo risposte in tempi brevi alle donne vittime di violenza”.

Al termine del convegno, l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Ancona, Emma Capogrossi, traendo le conclusioni, ha sottolineato come il fatto che Intervita abbia scelto Ancona, assieme ad altre 13 città del territorio nazionale, non solo per presentare i dati della ricerca ma anche per accogliere contributi di esperienze e proposte da portare alla ribalta nazionale per la stesura del Piano Nazionale Antiviolenza, sia il riconoscimento del lavoro svolto nel nostro territorio da tanti operatori, associazioni e istituzioni che da anni lavorano in questo settore. “Le parole non bastano più” è il titolo dell’iniziativa e “l’Amministrazione ha, sin dal suo insediamento, declinato questo tema mettendo in campo azioni concrete per il sostegno donne vittime di violenze” ha concluso Capogrossi.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-02-2014 alle 16:04 sul giornale del 26 febbraio 2014 - 1633 letture

In questo articolo si parla di attualità, ancona, comune di ancona

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