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comunicato stampa
Delega fiscale, Lodolini (Pd): 'Permette nuovo rapporto con i contribuenti'

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emanuele lodolini
“L’approvazione della delega fiscale introduce importanti novità come la maggiore stabilità e certezza del sistema fiscale, il miglioramento nel rapporto con i contribuenti, la riforma di Equitalia e i nuovi strumenti per la lotta all’evasione”. Lo dice Emanuele Lodolini, componente commissione Finanze della Camera e tra i firmatari della legge. “Una legge attesa da vent’anni – prosegue Lodolini –, nata da un’iniziativa del Partito Democratico.

"Diamo finalmente un disegno preciso, equo e condiviso alla riorganizzazione ed al consolidamento del sistema fiscale. Era assolutamente indispensabile intensificare il percorso già intrapreso – attraverso singoli interventi normativi – in merito ad un rafforzamento e ad un riequilibrio del sistema fiscale. Possiamo dire, senza tema di smentita, di esserci impegnati in maniera efficace e costruttiva sulla spinta di quegli ideali di giustizia sociale e di equità che rappresentano le fondamenta del nostro partito".

"La delega approvata riduce l’incertezza nell’interpretazione delle norme e dei rischi fiscali per le imprese, migliora i rapporti tra fisco e contribuenti e anche l’efficacia dei controlli con l’introduzione dell’uso delle informazioni già contenute nelle banche dati a disposizione dell’amministrazione finanziaria. I nuovi strumenti per la lotta all’evasione fiscale sono in primo luogo l’estensione della fatturazione elettronica e i disincentivi all’uso del contante. La riforma di Equitalia, con il passaggio da Spa ad agenzia direttamente pubblica e l’eliminazione dell’aggio esattoriale con la contestuale riforma della riscossione locale, è un’altra importante novità della delega fiscale”.

LA DELEGA FISCALE: UNA RIFORMA DELLA MACCHINA TRIBUTARIA ATTESA DA 20 ANNI E FATTIBILE NEI PROSSIMI DODICI MESI Maggiore stabilità e certezza del sistema fiscale; miglioramento nel rapporto con i contribuenti; riforma di Equitalia; nuovi strumenti per la lotta all’evasione: sono alcune delle principali novità introdotte dalla legge delega in materia fiscale approvata dal Parlamento. La legge, nata da un’iniziativa del Partito Democratico, è stata ampiamente condivisa da una consistente parte delle opposizioni (M5S e SEL astenuti, FI e Lega a favore) ed è giudicata positivamente dagli organismi internazionali. La sua attuazione, attraverso decreti delegati, richiederà dodici mesi, ma i primi decreti potranno vedere luce entro due-tre mesi, e diventare uno dei punti di forza dell’azione del nuovo Governo.

ECCO I PUNTI PRINCIPALI DELLA LEGGE:

1. Più stabilità e certezza al sistema fiscale, con la riduzione dell’incertezza nell’interpretazione delle norme e dei rischi fiscali per le imprese: miglioramento dei rapporti con i contribuenti, con sistemi di gestione e controllo interno dei rischi fiscali da parte dei grandi contribuenti e potenziando il tutoraggio; abbattimento del contenzioso, con accelerazione e snellimento dell’arretrato e più efficienza della giustizia tributaria; ridefinizione dell’abuso del diritto e sua unificazione con le norme anti- elusione; revisione delle sanzioni penali e amministrative, secondo criteri di proporzionalità rispetto alla gravità dei comportamenti; miglioramento dell’efficacia dei controlli con l’uso delle informazioni già contenute nelle banche dati a disposizione dell’amministrazione finanziaria; valutazione organizzativa delle Agenzie del MEF (entrate, territorio, dogane, demanio) e loro eventuale riforma; riforma di Equitalia, con il passaggio da SpA ad agenzia direttamente pubblica e l’eliminazione dell’aggio esattoriale; contestuale riforma della riscossione locale.

2. Maggiore equità nella determinazione delle basi imponibili catastali con la revisione del catasto degli immobili: a. l’obiettivo è perequativo, e cioè di ridurre i differenziali che oggi si registrano tra rendite di immobili situati in diversi territori urbani, ad invarianza del gettito complessivo che deriva dalla tassazione immobiliare; b. si potrà trovare spazio per riduzioni non solo delle imposte sulla proprietà (soprattutto a vantaggio degli immobili di più recente costruzione), ma anche delle imposte sui trasferimenti, che ostacolano l’efficienza del mercato immobiliare e la mobilità territoriale delle famiglie. Revisione delle agevolazioni fiscali, attraverso il “disboscamento” delle 720 norme esistenti che “erodono” le basi fiscali, e utilizzo dei risparmi ottenuti per la riduzione del cuneo fiscale a carico di lavoratori e imprese. Riforma della tassazione sui redditi delle imprese individuali, distinguendo fra il reddito d’impresa (che verrà tassato non più in Irpef ma come nelle società di capitali) e quello dell’imprenditore (che resta in Irpef). Nuovi strumenti per la lotta all’evasione fiscale: stima annuale del “tax gap” (la differenza tra gettito potenziale e gettito effettivo) per ciascuna imposta; estensione della fatturazione elettronica e disincentivo all’uso del contante; tracciabilità dei movimenti finanziari anche attraverso appositi accordi internazionali che riducano lo spazio alle aree di segreto bancario. Riforma dei giochi pubblici: nuovo ruolo dei Comuni nelle autorizzazioni (Piano regolatore comunale dell’offerta di giochi); estensione del modello concessorio per ridurre le zone dell’illegalità o dei giochi legali ma non regolati; razionalizzazione e concentrazione dell’offerta territoriale di gioco pubblico; riforma del prelievo erariale con introduzione di una compartecipazione a vantaggio degli enti locali. Recepimento delle direttive comunitarie in materia di fiscalità ambientale e di armonizzazione dei regimi nazionali dell’IVA.



emanuele lodolini