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Raschia, incontro con il prefetto: "Rivendicato con fermezza l’identità della Polizia municipale"
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L'incontro svolto mercoledì con il Prefetto Cannizzaro è stata un’importante occasione per discutere di sicurezza, tema di attualità che, purtroppo, vive uno stato di generale abbandono.
Mancano risposte adeguate e anche una forte volontà coerente. Temi che molti agitano in modo propagandistico, senza mai venire a capo di nulla. Basta osservarne la condizione: risorse sempre più risicate, a volte manca anche la benzina, organici ridimensionati, sotto di migliaia di unità, personale malpagato. E tutti i governi parlano di priorità, di controllo del territorio: ecco la sicurezza che si vuole. Ovviamente sono le nostre valutazioni generali cui ci siamo attenuti senza entrare in casi specifici e men che meno nel merito di vertenze aperte. Circa il caso Ancona, si auspica che la “vertenza in municipio” sia ormai in dirittura d'arrivo. Il Prefetto esprime grande personalità, determinazione ed energia che sommate all'esperienza non potranno che essere di grande aiuto per un territorio così segnato dalle difficoltà di una fase e di una lunga crisi che sembra non finire mai. Per quanto riguarda il tema sicurezza, abbiamo precisato il nostro punto di vista di organizzazione di rappresentanza. Sicurezza, dunque, per cittadini ai quali garantiamo l'esercizio di beni comuni. E, non di meno, per operatori. Che in solitudine e condizioni di rischio gestiscono servizi di ogni genere e in una situazione di grande e generale disagio sociale. Un disagio effetto di una crisi terribile, non adeguatamente contrastata. Anzi, occasione per togliere diritti alle persone. Il governo riduce trasferimenti di risorse per i servizi. Gli enti locali anziché opporsi scaricano responsabilità sui propri lavoratori e sui cittadini aumentando imposte e tagliando servizi. Serve invece una reale capacità di governo locale, responsabile. Da rendere esigibile con risorse e strumenti adeguati. Che oltretutto possono rappresentare occasioni per rispondere concretamente nel tempo della crisi, creando reali e concrete opportunità di lavoro.Ecco la nostra forte richiesta. Infine, abbiamo rivendicato con fermezza l’identità della PM che svolge i propri compiti in una situazione non certo meno complicata di altre forze dell’ordine. Eppure non viene meno l’indispensabile funzione di collaborazione, intervenendo direttamente e con strumenti inadeguati per rispondere al bisogno di sicurezza dei cittadini. Non si deve, però, dimenticare che l’ordine pubblico è competenza esclusiva delle Forze di Pubblica Sicurezza, adeguatamente preparate e strutturate, e che gli addetti al servizio di PM esercitano compiti ausiliari, collaborando per specifici operazioni, secondo quanto dispone la legge. Altre sono le funzioni e i compiti cui si deve rispondere: competenze di polizia amministrativa, in materia di abusivismo, gestione del traffico e fruibilità urbana, e più in generale delle risorse comunali, secondo l’ordinamento della Polizia Locale. Insomma, natura e ruoli profondamente distinti e come tale diversi devono rimanere. Ciò riaffermato, in conclusione non abbiamo mancato di rappresentare insostenibili situazioni di disparità di trattamento con altre forze di polizia. Senza dimenticare di sollevare un caso paradossale: in tanta parte del paese continua il mancato riconoscimento del lavoro festivo infrasettimanale imputabile alla presenza di una burocrazia ormai sclerotizzata che costituisce uno dei principali problemi, vera zavorra per lo sviluppo del paese.
polizia municipale
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-03-2015 alle 23:47 sul giornale del 20 marzo 2015 - 1192 letture
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