Riffa abusiva per vincere maxi uovo di Pasqua. Ora il titolare richia multa fino a 10 mila euro

Nel periodo di Quaresima non è nuova l'usanza di alcuni esercenti di mettere in palio uova di cioccolata in formato gigante o altri premi legati all’estrazione di lotterie e riffe, gestite direttamente da loro. Peccato che gli ignari consumatori, portati a tentare la fortuna, acquistando i biglietti incappano in qualcosa di illegale. Molte lotterie, infatti, sono per la gran parte “fuorilegge”, a seguito di una specifica normativa del 1997. Da quella data, infatti, sono state bandite per gli esercenti privati le varie tipologie di lotterie, tombole, riffe, pesche o banchi di beneficenza nonché ogni altra manifestazione analoga, ad eccezione di quelle organizzate dalle “onlus”, associazioni 'morali' o parrocchiali, ovvero da tutte quelle associazioni che hanno uno scopo umanitario o assistenziale.
E' così che questa volta a finire nei guai è stato il titolare di un bar cittadino, a seguito di mirati controlli. I Baschi Verdi di Ancona, all’interno del bar in questione, hanno avuto una bella sorpresa: un uovo di Pasqua gigante in bella mostra su di un cartellone suddiviso in 90 cartelle, del costo di 2 euro l’una, ovviamente tutto illegale. Il proprietario del locale che ha messo in palio il “dolce pasquale” si è visto, così, notificare una sanzione amministrativa davvero “salata”. Ora rischia una multa da 1.032 fino a 10.329 euro.

Questo è un articolo pubblicato il 19-03-2015 alle 17:54 sul giornale del 20 marzo 2015 - 2299 letture
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