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comunicato stampa

La scuola media Ferraris di Falconara in marcia a Fano contro le mafie

2' di lettura

Libera per tutti, tutti per Libera ... Liberiamoci ! Potrebbe essere il motto degli studenti della scuola media "G. Ferraris" di Falconara che nonostante la pioggia battente, muniti di striscioni di produzione artigianale, bandiere colorate fornite dall'associazione Libera, fondata da Don Ciotti e soprattutto motivati dalla volontà di dire no alla mafia, alla cultura della prepotenza, della sopraffazione, della disonestà, della corruzione e dei giochi di potere con centinaia di giovani provenienti da tutte le Marche ed insieme a rappresentanti del mondo dell'associazionismo hanno partecipato al corteo contro le mafie indetto nella Giornata della Memoria e dell'impegno che ha avuto Fano come capoluogo regionale di Libera.

Un serpentone colorato e gioioso, il cui passo è stato scandito da tanta musica diffusa dagli altoparlanti di un'auto che precedeva il lunghissimo corteo, è partito dal Pincio, ha attraversato il centro storico della città ,sfilando per il corso, via San Francesco, via Nolfi, attraverso i giardini della Rocca per arrivare al palco installato in piazza Amiani. Gli studenti, nonostante il tempo e la strumentazione audio e tecnologica dell'evento non al top, soprattutto nel momento culminante della lettura dei 900 nomi delle vittime della mafia in piazza Amiani, hanno mostrato entusiasmo e volontà di attraversare i ponti della memoria, portando nel cuore il sacrificio di uomini e donne in nome della giustizia e della libertà.

Particolarmente significative le parole del vescovo Trasarti presente alla manifestazione assieme alle autorità comunali che ha sottolineato come le mafie possono incancrenirsi nella storia di ciascuno di noi. Ci vuole un'ecologia della mente e del cuore, una trasparenza nelle azioni, il coraggio e la ferma volontà di dire no ai patti sottobanco, agli intrallazzi in guanti bianchi, alla disonestà condita da buone maniere, insomma una fame di verità e giustizia, per sconfiggerle. E quali luoghi migliori della scuola come trampolini di lancio per promuovere un'educazione alla cultura intesa come modus vivendi della legalità e del rispetto?





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-03-2016 alle 09:45 sul giornale del 30 marzo 2016 - 1118 letture