Giorgio Morandi raccontato da Marilena Pasquali al Museo Tattile Statale Omero

“Bisogna ritrovare le ragioni per riguardare le cose da un punto di vista formale, ritrovare il significato delle cose, ricominciare a guardare le cose.” Giorgio Morandi (1890-1964). Con un fine: far vedere l’invisibile, ciò che sta oltre le cose. A raccontare l’artista bolognese giovedì 16 novembre, alle ore 17, nella sala conferenze del Museo Tattile Statale Omero sarà Marilena Pasquali, nota studiosa dell’opera morandiana e già fondatrice e direttrice del Museo Morandi, a Bologna.
L’occasione è data dalla presentazione del suo volume, Giorgio Morandi. Catalogo generale. Opere catalogate tra il 1985 e il 2016 frutto di un lavoro trentennale con l’apporto fondamentale degli studiosi del Comitato per il Catalogo Morandi, sezione del Centro Studi Morandi di Bologna. Ne parleranno con l’autrice, l’Assessore alla cultura del Comune di Ancona, Paolo Marasca e il Presidente del Museo Omero, professor Aldo Grassini.
Il volume, edito da Gli Ori, si compone di due parti principali: la Storia del Catalogo, che ripercorre in nove capitoli le vicende che nel corso di più di sessant’anni hanno portato alla definizione del complesso Catalogo generale dell’artista, e la pubblicazione delle 272 opere – dipinti, acquerelli e disegni – ammesse a catalogo dal 1985 a oggi. Completa il volume la Bibliografia 1914-2016, che testimonia la fortuna critica di Morandi negli ultimi cento anni.
Di fatto si tratta di un vero e proprio Catalogo ragionato, in quanto si è anche prestata particolare attenzione al confronto tematico e stilistico tra le opere “nuove” e quelle già note, per giungere in diversi casi a una loro più convincente datazione, nel quadro di un complessivo riordino del Catalogo morandiano.
Marilena Pasquali, storica e critica d’arte, ha fondato nel 1993 e diretto fino al 2001 il Museo Morandi di Bologna. Dell’artista ha curato numerose rassegne in Italia e all’estero, dal Progetto Morandi Europa-Sette mostre in sette musei (1988- 1990) alla Mostra del Centenario (1990), dalla mostra di Tokyo dedicata ai Paesaggi e fiori (1998) all’antologica al Museo Thyssen di Madrid (1999), fino alla mostra L’alibi dell’oggetto: Morandi e gli sviluppi della natura morta in Italia, presso la Fondazione Ragghianti di Lucca (2007) e alla rassegna Morandi Licini. Divergenze parallele, presso il Palazzo dei Priori di Fermo (2011).
A lei si devono la monografia Giorgio Morandi. Studi e ricerche 1990-2007 (Firenze, 2007; seconda edizione rivista e ampliata, con traduzione in inglese: in corso di stampa) e i Cataloghi Ragionati degli Acquerelli (1991) e dei Disegni di Morandi (1994), così come il volume di aggiornamento del Catalogo Generale dei Dipinti (2000). Ha curato i carteggi tra Morandi e, rispettivamente, Cesare Brandi (1990 e 2008), Carlo Ludovico Ragghianti e Cesare Gnudi (2010), Giuseppe Raimondi (2012).
È presidente del Centro Studi Giorgio Morandi di Bologna e del Comitato per il Catalogo delle Opere di Morandi.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-11-2017 alle 18:19 sul giornale del 15 novembre 2017 - 470 letture
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