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L’equipe della Breast Unit di Ancona all’avanguardia. Eseguito un innovativo intervento di mastectomia

ospedale torrette 4' di lettura Ancona 13/02/2018 - Il 7 febbraio 2018 l’equipe della Breast Unit di Ancona ha eseguito un innovativo intervento di mastectomia sottocutanea con un impianto di protesi ultraleggera. L’intervento è stato eseguidto agli Ospedali Riuniti di Ancona dal Dott. Gabriele Bianchelli e il suo team

L’equipe della Breast Unit di Ancona all’avanguardia. Il 7 Febbraio 2018 è stato eseguito un innovativo intervento di mastectomia sottocutanea con risparmio dell’areola e del capezzolo e ricostruzione mammaria immediata con impianto di protesi ultraleggera. Tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità di una membrana biologica che modellata a maglia riveste la superficie della protesi e, come “reggiseno interno” fissato sul muscolo pettorale, la sostiene. La membrana in qualche mese viene poi integrata nei tessuti propri. L’intervento è stato condotto agli Ospedali Riuniti di Ancona dal Dott. Gabriele Bianchelli (Direttore di Chirurgia Senologica), dal Dott. Enrico Lenti (Chirurgia Senologica) e dalla Dott.ssa Angelica Aquinati (SOD di Chirurgia Ricostruttiva, diretta dal Dott. Michele Riccio). L’equipe chirurgica (composta anche dai dottori Francesco Braccioni, Marco Gentili e Maria Cristina Carrara) non è nuova a questo tipo di interventi innovativi, ma in quest’ultimo è stata utilizzata una protesi ultraleggera.

“I vantaggi sono molti sia in termini di conservazione delle strutture muscolari con ridotto dolore post-operatorio, minori alterazioni cicatriziali e deficit motori, sia per il miglior esito estetico e il ridotto rischio della contattura capsulare.” spiega il dott. Bianchelli.

Ulteriori vantaggi dell’approccio prepettorale consistono in minor tempo chirurgico, degenza ospedaliera più breve e più rapida ripresa delle attività quotidiane e lavorative. Tuttavia il risultato più importante è nel positivo risvolto psicologico per la donna operata, la quale si risveglia dall’intervento senza menomazioni morfologiche del seno e spesso non richiede un intervento successivo di simmetrizzazione, potendo raggiungere una forma ed un volume della mammella ricostruita simile alla controlaterale sana.

Protesi che grazie al minor peso vengono meglio tollerate e riducono il rischio di una ptosi (discesa del seno) progressiva. Oltre alle mastectomie conservative con ricostruzione mammaria immediata prepettorale, presso la Breast Unit dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona si esegue tutta la gamma di interventi di ricostruzione di alta specializzazione, quali ad esempio la skin reducing mastectomy per le mammelle voluminose con ricostruzione immediata mediante protesi e/o membrane biologiche e simmetrizzazione nello stesso tempo della mammella controlaterale.

Il tumore al seno rappresenta ancora oggi la più frequente neoplasie che affligge il sesso femminile. Al timore legato propriamente alla malattia, le donne fino a pochi anni fa aggiungevano paure ed ansie dovute ai ripetuti interventi chirurgici necessari per asportare il tumore, per ricostruire la mammella colpita dalla malattia e per rimodellare e simmetrizzare la mammella sana. Lo sviluppo di tecniche innovative, l’utilizzo di materiali continuamente all’avanguardia, nonchè la ormai irrinunciabile collaborazione multidisciplinare hanno portato ad interventi più conservativi (mastectomie conservative) e completare in un unico intervento l’iter chirurgico demolitivo e ricostruttivo. Il successo di questo tipo di interventi dipende da una accurate selezione delle pazienti e dal confronto e collaborazione multispecialistica.

In tale ottica è attivo un ambulatorio condiviso Breast Unit che settimanalmente valuta con più specialisti i singoli casi clinici, scegliendo insieme alla donna l’iter terapeutico/ricostruttivo migliore e ritagliandolo su misura sulla singola paziente. “La Breast Unit include molti professionisti, tra i quali l’oncologo, l’anatomo- patologo, il radiologo, il radioterapista, il chirurgo senologo, il chirurgo plastico, il fisiatra, lo psicologo - sottolinea la Prof.ssa Rossana Berardi, direttrice della Clinica Oncologica e coordinatrice della Breast Unit di Ancona - Il grande lavoro ed il costante impegno messi in campo quotidianamente da parte di ciascun professionista, danno forma alla moderna concezione, basata su evidenze scientifiche, in cui la donna è al centro di un’equipe che si occupa della sua malattia e che contemporaneamente si prende cura dell’aspetto psicologico, estetico, sociale, ma anche salvaguardandone la femminilità per la quale il seno è certamente un organo cardine.”

“L’approccio multidisciplinare è la strada dalla quale non si può deviare se si vogliono ottenere i più alti standard qualitativi insieme al gradimento da parte della donna affetta da tumore al seno” – conclude il dott. Michele Caporossi, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Ancona.


   

di Redazione





Questo è un articolo pubblicato il 13-02-2018 alle 22:58 sul giornale del 13 febbraio 2018 - 9035 letture

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