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Rubini e Altri Idea di Città: “Al ballottaggio mai con Tombolini, ognuno sceglierà di votare e se farlo per la Mancinelli”

2' di lettura

La lista civica si è riunita venerdì sera al circo Arci di via Palestro per analizzare l'esito del primo turno delle elezioni e pianificare il futuro di quella che vuole diventare un realtà della politica locale. Nessun dubbio sul voto al ballottaggio, libertà di voto o annullare la scheda

Ringrazia tutti per l'impegno il candidato di un Altra Idea di Città Francesco Rubini “Grazie al collettivo e a chi ci ha messo la faccia in questo progetto. Grazie a tutti coloro che ci hanno permesso di ottenere un risultato sopra ogni aspettativa. Un risultato formidabile ottenuto con una campagna elettorale che ha coniugato la propaganda a toni adeguati. Affrontate tutte le tematiche e sentiti tutti i quartieri dimostrando di avere delle idee, non come chi vantava denari già incassati per la città o cercava solo lo scontro. Un risultato riconosciuto dentro le urne, ancora più importante in un quadro nazionale che vede la sinistra smaciullata, noi abbiamo preso un voto consapevole”.

“Forse più di così non potevamo fare” continua Rubini “contro un voto di paura e un'affluenza ai minimi. Ora dobbiamo dimostrare di non essere una lista civetta, attiva solo per le elezioni. A settebre procedere alla fondazione del Movimento. Un vero movimento politiche che vogliamo attivo entro l'autunno. Vogliamo fare questo lavoro per non disperderci, senza chiuderci in noi, ma cercando il dialogo con liste affine in tutto il paese.

SUL BALLOTTAGGIO

“Altra Idea di Città è in radicale opposizione con il governo della Mancinelli, un dato di fatto da cui ripartire. Dall'altra parte troviamo forze politiche avverse, contro cui abbiamo fatto opposizione politicamente, ma anche fisicamente con numerose manifestazioni. Non esiste alcuna possibilità di dialogo con le forze regressiste della destra. Dico a Tombolini di smettere di chiamare, Altra Idea di città non risponde come non ha mai risposto durante la campagna. Non possiamo accettare che per scalzare qualcuno si sia disposti a tutto. Non cadremo nel tranello del “o di qua o di là”, nessuna trattativa al ribasso”. La Mancinelli e i suoi neanche hanno provato a instaurare un dialogo, ribadendo l'arrogante mira all'autosufficienza espressa durante il mandato. Se la Mancinelli e il PD vogliono il nostro voto se lo dovranno conquistare con le proposte, ma da noi non verrà nessuna indicazione di voto”

Intervengono anche gli attivisti dalla platea, tra le ipotesi proposte dagli stessi recarsi alle urne ma annullare la scheda. Sembra infatti comune il sentimento di non voler appoggiare nessuno dei due candidati, uno sostenuto dai partiti di destra e l'altra candidata di una Partito, il PD, che i sostenitori di Altra Idea di Città, dichiarano aver perso la sua originaria ideologia “Qualcuno pensa davvero che il PD sia ancora di Sinistra?” chiede una sostenitrice al microfono.





Questo è un articolo pubblicato il 16-06-2018 alle 19:56 sul giornale del 17 giugno 2018 - 2108 letture