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Presentato il restauro del soffitto del Salone delle Grottesche. Palazzo Ferretti riscopre gli affreschi del ‘500

2' di lettura Ancona 20/12/2018 - Ultimati i lavori di restauro del Museo Archeologico Nazionale delle Marche del Salone delle feste di Palazzo Ferretti. Riemergono sotto i rifacimenti settecenteschi gli affreschi originali di età rinascimentale. Il Direttore del Polo Museale Peter Aufreiter: “Non solo i reperti, ma lo stesso palazzo è un’opera d’arte”

Ad inizio lavori i tecnici della sovrintendenza, all’epoca ente amministratore del Museo, avevano intuito che sotto quei pesanti toni dei colori degli affreschi del Salone potesse celarsi una struttura così continua e ben preservata. “Il primo passo è stato eseguire delle indagini non distruttive che ci hanno permesso di rilevare la presenza degli affreschi che è possibile ammirare oggi” spiega Claudia Caldari, direttrice dei lavori “L’Opera del ‘500nascosta dalle sovrammissioni realizzate in particolare nel 1759, quando Palazzo Ferretti fu oggetto di un “restiling” e si coprirono alcuni affreschi rinascimentali. Quindi coraggiosamente si è deciso di rimuovere grado per grado le sovrammissioni, riscoprendo le immagini originali”

In particolare ad esaltare l’incredibile soffitto del Salone delle feste della famiglia Ferretti l’affresco centrale, che ritrae una suggestiva immagine di velieri all’entrata di un porto “Non crediamo sia tratti di Ancona” Spiega la Dottoressa Caldari “L’immagine non corrisponde a nessuna mappa di Ancona da noi conosciuta. Potrebbe essere un’immagine di fantasia o anche un porto sull’altra sponda del Mar Adriatico, dove i Ferretti aveva proficui commerci. Scopo del Palazzo infatti era anche celebrare la potenza della famiglia”. Una ricerca storica che tramite gli originali affreschi del 500 permette di rivivere un capitolo della città.

Non è andato tuttavia perduto l’affresco con le modifiche del 1759. Le immagini rilevate con sofisticate apparecchiature laser e fotogrammomometriche sono state digitalizzate con precisione millimetrica dal team dell’Università Politecnica delle Marche guidato dal Professore Paolo Clini: “L’intera volta è stata ricostruita in 3D in maniera più che fedele. L’applicazione della tecnologia permette di raccontare senza che nulla vada perduto l’opera d’arte nella sua evoluzione”.

“Un esempio di valorizzazione di uno dei più bei palazzi di Ancona” secondo il Direttore del Polo Museale Peter Aufreiter. Un felice incontro tra arte antica e arte rinascimentale quello che avviene nel Museo Archeologico delle Marche. Un’occasione per sottolineare l’importanza per la città di Palazzo Ferretti e del suo ritrovato Salone delle Grottesche, anche grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza, iniziale responsabile dei lavori, poi passati con la riforma Franceschini sotto il Polo Museale.

La sala tornerà presto ad ospitare i reperti piceni provenienti da San Severino, attualmente allestiti nella sala a fianco illustrati dalla Direttrice del Museo Archeologico delle Marche Nicoletta Frapiccini, ma potrebbe anche ritrovare la sua dimensione di Salone delle Feste ospitando eventi e conferenze.


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it







Questo è un articolo pubblicato il 20-12-2018 alle 19:59 sul giornale del 21 dicembre 2018 - 1865 letture

In questo articolo si parla di cultura, ancona, articolo, Filippo Alfieri

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