Falconara: gli alunni dell’I.C. ''Ferraris'' affascinati dall’opera lirica ''La Sonnambula''

Grazie alla sapiente regia ed alla scenografia essenziale, ma di forte impatto di Cristian Taraborrelli, ai video raffinati e di atmosfera di Fabio Massimo Iaquone,la storia dell'amore tenero e contrastato di Amina e di Elvino, ambientata in uno sperduto villaggio della Svizzera, acquista un fascino inedito. A mandare in visibilio i giovani spettatori, la trama basata sul classico gioco degli equivoci, il lavoro di squadra dell'orchestra Sinfonica "G.Rossini " di Pesaro e del coro "Vincenzo Bellini" diretto da Davide Dellisanti ed alcune note arie dell'opera, cantate con intensità interpretativa dagli artisti. Una su tutte la celebre aria e scena finale del secondo atto "Ah non giunge uman pensier" o il duetto tra Amina ed Elvino, dove la fusione armonica delle voci del tenore Marco Ciaponi e del soprano Veronica Granatiero rasenta la perfezione.
Particolarmente apprezzata ed originale la scenografia, con pochi arredi ed elementi sul palco, caratterizzati, però, da una forte valenza psicologica o rivolti a circoscrivere azioni, spazi vitali dei personaggi come nel riuscitissimo gioco dell'immagine doppia di Amina sonnambula, riflessa negli specchi o nell'espediente della piccola montagna di materiale granulare, presente al centro della scena, simile a sale, nella quale si rifugiano, a mo' di nicchia, quasi a rannicchiarsi di fronte al dolore, i protagonisti o verso la quale essi, ora in preda all'impeto, ora alla rabbia o all'esultanza, si dirigono.
L'uso sapiente delle luci e dei colori , modulati a seconda dello stato d'animo dei personaggi ed il lento trasmutare della scena dal bianco, alle tonalità scure e dei video per enfatizzare, ritardare, modificare, dilatare ciò a cui lo spettatore assiste, fa la differenza e rende la messa in scena di quest'opera di Bellini veramente moderna, consentendo alla realtà virtuale di dialogare con l'arte scenica e la lirica per potenziarne la fruibilità e bellezza.
Alla fine, la celebre aria dell'opera, cantata da Lisa, altro personaggio di rilievo della "Sonnambula" ed interpretata magistralmente da Maria Sardaryan, "Tutto è gioia, tutto è festa" conquista ed emoziona fortemente gli studenti della scuola "G. Ferraris" entusiasmando anche i docenti ed i genitori partecipanti. Non resta a questo punto che andare di nuovo , l'anno prossimo, all'opera.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-10-2019 alle 11:46 sul giornale del 15 ottobre 2019 - 1928 letture
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