Ancona capitale della cultura, il Comitato Tag Costa Mare: "Bocciatura scontata"

Oggi, questa impostazione denota una arretratezza culturale non più sostenibile: da una parte la proposta cosiddetta culturale “arti, monumenti, libri”, dall’altra la natura ancora una volta o paesaggio, cornice o sfruttamento. Ciò costituisce una visione in contraddizione ed in ritardo rispetto agli obiettivi del Green New Deal decisi in sede europea, e nelle sedi scientifico-culturali più elevate, nonché nella coscienza più avanzata delle associazioni ambientaliste e dei cittadini tutti.
Non a caso la scelta premia il progetto della città di Procida perché coniuga insieme in uniche parole chiave progresso, sostenibilità, conservazione, in cui il filo rosso che le unisce è proprio il mare ed il parco marino quale habitat ove tutti gli esseri viventi si trovano a vivere. Noi riteniamo che in questo momento il territorio sia stato privato per responsabilità dei Comuni citati e della giunta regionale di una doppia opportunità quale il Parco marino con i finanziamenti europei e la possibilità di una rete europea di conoscenze e di relazioni.
In sostanza abbiamo perso una grande possibilità di essere proiettati nel mondo, con il ritorno in chiave di risorse, visibilità, per Ancona e tutto il territorio. Due fatti che sottendono in entrambi i casi la medesima visione contro cui noi ci siamo battuti. Speriamo che la lezione sia servita e che i Comuni e la Regione riaprano la discussione sulla necessità di andare alla istituzione del Parco Marino, fondamentale per sostenere qualunque progetto di valorizzazione del nostro territorio.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-01-2021 alle 17:19 sul giornale del 23 gennaio 2021 - 240 letture
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