Priorità alla scuola: “Ritorno alla Dad al 100% per superiori e medie, di nuovo a pagare sono i giovani”

Da questo punto di vista i dati sui quali si stanno basando le proposte di chiudere le Scuole:
- non sono chiari: riguardano studenti positivi, ma NON DISTINGUONO tra contagi avvenuti a scuola e contagi avvenuti altrove. Lo stesso numero di classi in quarantena (2 % a livello regionale) non è indicativo del numero di contagi avvenuti in ambiente scolastico, bensì della circolazione del virus nel territorio.
- non incidono in maniera preminente: dai dati disponibili a livello regionale I CONTAGI IN SETTING SCOLASTICO INCIDONO PER CIRCA IL 6% (percentuale INFERIORE rispetto al picco di novembre) con numeri in ASSESTAMENTO da circa 10 gg;
- non sono comprovati: il legame tra l'apertura della scuola e l'innalzamento dei contagi NON PUO' ESSERE IN ALCUN MODO PROVATO (pensiamo al diverso andamento tra le province marchigiane), mentre si può notare al contrario un nesso tra ZONA GIALLA, socialità e recrudescenza della trasmissione del virus sia nel periodo di Natale (quando le scuole erano tutte chiuse) sia adesso.
Per questi motivi chiediamo:
che la Scuola sia l'ULTIMA a chiudere, limitatamente alle aree caratterizzate da maggiore incidenza, e che venga chiusa soltanto se anche le restanti attività a rischio vengono sospese;
che qualora vengano riscontrati focolai siano disposte solo CHIUSURE MIRATE degli istituti interessati;
che vengano POTENZIATI GLI SCREENING, come richiesto ostinatamente anche da tanti sindaci del territorio
che venga VACCINATO IL PERSONALE DOCENTE docente subito, dando priorità a quello più a rischio (persone con patologie, personale Scuola Infanzia e di sostegno, over 55);
che vengano INTEGRATI I PROTOCOLLI relativi alla trasmissione dei dati dagli Istituti Scolastici alle ASUR specificando se si tratta di contagi avvenuti a scuola oppure in ambiente esterno.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-02-2021 alle 09:59 sul giornale del 27 febbraio 2021 - 1287 letture
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