Scuole chiuse, AIC: "Basta decisioni sulla pelle delle famiglie”

Quindi in poche ore, i genitori devono organizzarsi per lasciare i figli (ai nonni ovviamente con annessi rischi per la loro stessa incolumità), visto che tutte le altre attività sono aperte e quindi i genitori lavorano. Se la situazione dei contagi è grave (e lo è) come si fa a chiudere asili e scuole e lasciare aperto tutto il resto? Come si fa a tollerare che mentre si chiudono le scuole si fanno inaugurazioni di ipermercati o si permettono mercatini dell'usato in Piazza Pertini?
L’aumento dei contagi avviene prevalentemente all'esterno delle scuole dove non esistono controlli di nessun tipo; nei nidi e nelle scuole le regole di distanziamento vengono rispettate. Attualmente inoltre le scuole sono l'unico presidio pubblico che registra i contagi. Chiuse le scuole perderemo anche questi.
Se la situazione è grave allora si devono chiudere tutte le attività non essenziali e garantire reddito e sussidi a tutti. Invece questo non si fa. E’ passato un anno dall'inizio della pandemia, se ci troviamo in questa situazione e si chiudono ancora le scuole come in un incubo senza fine ci sono precise responsabilità, perché non è stato mai fatto un tracciamento serio dei contagi (per farlo serve il personale), non si fanno i tamponi, non si sono assunti medici ed infermieri, siamo in gravissimo ritardo sui vaccini a causa delle scelte irresponsabili del governo e dell'UE che hanno privilegiato le multinazionali del farmaco anziché la salute dei cittadini.
Ci auguriamo infine che nessun amministratore, locale o nazionale, utilizzi ancora una volta il potere di ordinanza per giocare partite politiche contro chicchessia, sempre sulla pelle della gente.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-03-2021 alle 13:27 sul giornale del 03 marzo 2021 - 220 letture
In questo articolo si parla di politica, ancona, amministrative 2018, altra idea di città, comunicato stampa