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Scheletro Rosso Addio! Pronto a partire il cantiere del Nuovo Palazzo di Vetro

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Assegnati i lavori di riqualificazione del così detto palazzo di vetro dalla Politecnica delle Marche. Ospiterà gli uffici dell’Università e quelli della Provincia di Ancona. Il Rettore Gregori: “Un progetto per la città”, Il Presidente della Provincia Carnevali: “Sede rinnovata per una Provincia nuova”

Tra poco più di due anni lo scheletro rosso di quello che fu il palazzo di vetro della Provincia sarà solo un ricordo per il centro di Ancona. È stato annunciato infatti nella mattina di lunedì da Università Politecnica delle Marche e Provincia di Ancona che, superati gli imprevedibili ostacoli posti da pandemia e inflazione, sono stati assegnati i lavori di realizzazione dell’opera di riqualificazione alla ditta Manelli Impresa (di Monopoli).

IL NUOVO PALAZZO DI VETRO

Non verrà demolito lo scheletro rosso ancora visibile tra due delle più significative piazze del centro di Ancona, ovvero piazza Roma e Piazza Pertini. Il progetto di riqualificazione ingloberà l’attuale struttura con un’opera dall’alto valore tecnologico ed una vocazione al risparmio energetico. Niente più facciate in vetro, soluzioni con scadenti capacità isolati, ma a caratterizzare la nuova struttura sarà un elegante frangisole

La riqualificazione dell’edificio, sotto il profilo urbanistico, vuole ridare connessione a parti di città ora separate (Piazza Roma e Piazza Pertini) grazie ad un sistema costituito da una galleria interna cui si affacciano diversi tipi di servizi ed una piazza di collegamento tra via Palestro e Piazza Roma, ricavata tra questo edificio ed il Palazzo Storico del Rettorato. La sua funzione di connessione tra parti della città è esaltata dalla progettazione della facciata che prevede parti in accesso ed in recesso, con due torri d’angolo contrapposte atte a caratterizzare gli ingressi dell’Università Politecnica delle Marche e della Provincia di Ancona.

Al livello più alto delle due torri si trovano le sale, dedicate alle attività istituzionali di più alto livello dell’Università Politecnica delle Marche e della Provincia. Il progetto si caratterizza per soluzioni particolarmente avanzate sotto il profilo della sostenibilità ambientale, utili a ridurre il fabbisogno energetico.

“La riqualificazione dell’edificio vuole ridare connessione a parti di città ora separate grazie ad un sistema costituito da una galleria interna e dalla piazza – afferma il prof. Marco D’Orazio Pro Rettore UnivPM - che sarà ricavata tra questo edificio ed il Palazzo Storico del Rettorato. Due torri d’angolo a chiusura di un sistema permeabile di facciate in recesso ed in aggetto cromaticamente caratterizzate con richiami ai colori della città storica garantiranno la necessaria continuità, anche visiva, tra spazi pubblici e spazi privati. Il progetto prevede anche soluzioni particolarmente avanzate sotto il profilo della sostenibilità ambientale, e per gli aspetti strutturali ed impiantistici”.

UNA NUOVA SEDE PER UNA NUOVA PROVINCIA

“La nuova sede della Provincia rappresenta insieme la raccolta delle proprie radici, di un passato importante e uno sguardo rivolto verso il futuro – afferma Daniele Carnevali, Presidente della Provincia di Ancona – dove il minimo comune denominatore è rintracciabile nel mettersi a disposizione, da parte dell’ente, dei suoi cittadini. L’inizio dei lavori per il ritorno alla nostra antica ‘casa’ è un segnale di buon auspicio e di grande valore, concreto e simbolico. Il 2025 sarà un anno cruciale sia perché potremo contare sulla nostra sede storica, il palazzo di vetro, sia perché, proprio in quel periodo, dovrebbe concretizzarsi la volontà politica, sul piano nazionale, di rinnovare e potenziare gli enti Provincia, con la reintroduzione della elezione diretta del Presidente, delle giunte e l’assegnazione da parte dello Stato di nuove funzioni. La Provincia di Ancona, come le altre in Italia, torneranno ad assumere il ruolo che i padri costituenti avevano previsto per questo Ente di area vasta, con responsabilità rinnovate, con organici completi e con l’opportunità di essere soggetti fortemente attivi nella crescita di un intero territorio. In poche parole, una sede storica rinnovata, per una rinnovata Provincia”.

UN PROGETTO PER LA CITTÀ

Questo è un progetto per la città” dichiara il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori, esplicitando l’intenzione dell’ente nell’intraprendere fin dall’inizio questo percorso “È bene però ricordare che ristrutturare palazzi non è un compito dell’università. Il nostro compito riguarda la costruizione di aule, laboratori, eventualmente di residenze per studenti. In questo caso però è sembrato giusto impegnarsi in un progetto di grande valore per la Politecnica, ma anche per la città e la comunità intera”.

La città non potrà che tirare un sospiro di sollievo quando un edificio degno del centro del Capoluogo di regione prenderà il posto del rudere scarlatto al quale nonostante gli anni i cittadini dorici non si sono mai rassegnati.

I COSTI E I TEMPI

Un’impresa che richiederà un significativo impegno economico all’Università. La cifra già importante in partenza è lievitata negli anni della pandemia e soprattutto nei successivi, che hanno visto inflazione, coro materia e caro energia far dilatare tempi e costi di realizzazione delle opere. Per il Nuovo Palazzo di Vetro si parla di un incremento del 30% rispetto al preventivo originale. L’importo complessivo sarà pari a 16.271.113,76 al netto dell'Iva, per un totale lordo previsto attorno ai 23 milioni di euro.

“Abbiamo concluso celermente tutte le fasi relative all’affidamento dei lavori e abbiamo previsto di firmare il contratto con la Manelli Impresa Spa, terminati i dovuti controlli amministrativi, il 23 marzo p.v. - spiega il Direttore Generale, dott. Alessandro Iacopini – e a seguito della stipula, il Dirigente dell’area Edilizia, Ing. Salvatore Barile, provvederà immediatamente alla redazione e trasmissione del verbale di consegna dei lavori, momento dal quale inizieranno a decorrere i 730 giorni previsti per ultimare tutti i lavori in appalto”.

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