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Come funzionano l’autoesclusione e la revoca dal gioco a distanza

4' di lettura

La digitalizzazione delle principali sale da gioco ha certamente reso queste ultime più accessibili da parte dell’utenza. Quello che apparentemente è un bene per i giocatori può tuttavia rivelarsi un’arma a doppio taglio, perché rende più difficile agli utenti stessi monitorare e controllare i propri comportamenti legati al gioco. Se si desidera giocare responsabilmente, tuttavia, avere una forte consapevolezza dei propri limiti è essenziale, così come possono rivelarsi fondamentali degli strumenti, messi a disposizione da alcune sale da gioco, che permettono di smettere drasticamente di giocare.

Che cosa è l’autoesclusione dal gioco online

Perdere il senso del limite è un pericolo concreto, quando si gioca online. Per questo, le sale da gioco che promuovono un’esperienza di intrattenimento responsabile, come quelle rintracciabili su https://casino-sicuri.com/, fanno largo uso di tutti quegli strumenti fortemente valorizzati dall’ADM, l’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli, che detiene, tramite apposite licenze, il controllo del gioco legale in Italia.

Tra gli strumenti che possono aiutare a interrompere un’esperienza di gioco poco responsabile, spicca certamente l’autoesclusione dal gioco online. Si tratta di un’opzione che il giocatore può attivare per escludersi dagli operatori di gioco digitali. Questa opzione può essere attivata sui portali di gioco stessi o, in alternativa, sul sito dell’agenzia ADM, richiedendo tramite modulo specifico di essere esclusi dai servizi dei casinò online.

L’esclusione è finalizzata a eliminare la possibilità che il giocatore sfrutti i servizi delle sale da gioco digitali per un periodo di tempo specifico, che può essere indeterminato, così come limitato a 30, 60 o 90 giorni. Questa esclusione riguarda anche i servizi gratuiti, come i bonus, indipendentemente dalla loro natura, e i giri gratuiti su slot e altri giochi. Logica conseguenza è l’impossibilità non soltanto di scommettere, ma anche di aprire altri conti di gioco. Restano aperte invece la possibilità di chiudere i conti e, contestualmente, di prelevare tutto il denaro su di essi rimasto.

Vale la pena specificare che non sarà possibile depositare denaro sui propri conti di gioco, presso nessun operatore e non soltanto presso quello su cui si è registrata la propria autoesclusione. Inoltre, non si riceverà più pubblicità promozionale dai casinò. Si può facilmente intuire quanto questo strumento possa rivelarsi fondamentale se si desidera ridurre consapevolmente qualsiasi tentazione legata al gioco, soprattutto se si reputa molto difficile resistere.

La revoca dell’autoesclusione dal gioco a distanza

Bisogna specificare che l’autoesclusione dal gioco a distanza è un processo revocabile, a patto tuttavia che siano passati almeno 6 mesi dalla sua attivazione. Chiaramente, escludersi dal gioco rappresenta la prima reazione a una dipendenza che ormai si comincia a riconoscere: se, alla prima tentazione, fosse possibile in tempi immediati o brevi revocare l’autoesclusione dal gioco digitale, questa iniziativa perderebbe subito i suoi effetti, rivelandosi povera di valore. Da questa premessa, si spiegano i sei mesi di attesa necessari a revocare l’autoesclusione dal gioco online.

Il procedimento necessario alla revoca dell’autoesclusione dal gioco prevede di contattare il casinò presso cui si è attivata la procedura, tramite il servizio di assistenza clienti. Si rivelerà ovviamente necessario farsi riconoscere tramite il proprio username, scelto all’attivazione del conto di gioco, e da lì seguire la procedura guidata.

Se l’autoesclusione coinvolge invece tutti gli operatori di gioco ADM, la procedura dovrà essere condotta proprio sul portale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il principale strumento di identificazione necessario, in questo caso, è il proprio SPID, che permette di identificare il singolo utente agli occhi dell’ADM, che dunque potrà attivare o revocare la procedura di autoesclusione.

In chiusura, vale la pena specificare che non bisogna confondere l’autoesclusione, che trasversalmente prevede l’impossibilità di giocare su qualsiasi piattaforma, con la sospensione del proprio conto di gioco su un singolo operatore. Come si può immaginare, la sospensione non impedisce a un utente né di tornare in tempi brevi a sfruttare i servizi del singolo operatore, né di giocare su altri casinò online. Il tutto, a differenza dell’autoesclusione che invece ha tempi di sospensione più lunghi e opera trasversalmente su tutti gli operatori di gioco online.



Questo è un articolo pubblicato il 15-03-2023 alle 23:51 sul giornale del 15 marzo 2023 - 24 letture