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I Responsabili dell'aggressione in via Matteotti raggiunti dal "Daspo Willy"

2' di lettura Ancona 28/03/2023 - Il Questore di Ancona, dr. Cesare Capocasa ha firmato tre divieti di Accesso alle Aree Urbane del comune Ancona, nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili della violenta aggressione in via Matteotti, lo scorso 3 marzo, iniziata per futili motivi dinnanzi ad un locale in piazza del Plebiscito

In relazione ai medesimi fatti i responsabili, due cittadini di origine albanese ed uno brasiliano, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, tutti già gravati da precedenti di polizia, sono stati individuati e deferiti all’Autorità Giudiziaria da personale della Squadra Mobile per lesioni aggravate in concorso tra di loro. (Qui l'articolo).

Sulla scorta delle risultanze emerse e valutati i precedenti di polizia dei soggetti, la Divisione Anticrimine della Questura di Ancona ha elaborato le tre misure di prevenzione citate, inibendo ai predetti l’accesso alle aree interessate dai fatti, con divieto di stazionare anche nelle immediate vicinanze dei locali pubblici presenti in loco per il periodo di anni 2 (due), a decorrere dalla data di notifica del provvedimento, ovvero anche di accedere all’interno di tutti i pubblici esercizi ed i locali di pubblico trattenimento, situati all’interno dell’area delimitata dalle seguenti vie cittadine: corso Stamira, via della Loggia, piazza del Plebiscito, via Del Sacramento, c.so Matteotti, via Vecchini e piazza Cavour di ANCONA, con contestuale divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi, individuati anche, in considerazione della mancanza, nell’area descritta, della presenza di attività pubbliche o private, necessarie al soddisfacimento di esigenze primarie altrimenti inderogabili.

Si rammenta che la misura in esame, anche nota come DASPO Willy è nata proprio al fine di scongiurare ed impedire la commissione di fatti come quelli oggetto dei citati provvedimenti ed ha dimostrato, anche nei precedenti episodi verificatisi ad Ancona, eccellenti risultati in termini di prevenzione delle recidive, anche in considerazione della sanzione prevista in caso di violazione del presente divieto che è punita, ai sensi dell’art. 13 bis co. 6 D.L. n. 14/2017, con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 (ottomila) a 20.000 (ventimila) euro.

Il Questore di Ancona, dr. Cesare Capocasa, ha espresso parole di soddisfazione e compiacimento “per l’ottima sinergia operativa tra gli Uffici Investigativi e la Divisione Anticrimine della Questura, come anche sollecitato dal Prefetto dr. Darco Pellos, grazie alla quale si stanno ottenendo importanti risultati nella rapida individuazione dei responsabili di condotte criminose, colpendoli in modo tempestivo con efficaci misure di prevenzione al fine di scongiurare reiterazioni che potrebbero mettere in pericolo il vivere ordinato e civile della comunità sia ad Ancona che nell’intera Provincia ”.

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Questo è un articolo pubblicato il 28-03-2023 alle 13:03 sul giornale del 29 marzo 2023 - 168 letture

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