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Prima i disordini contro l'Olbia e poi un fumogeno contro il Cesena. Daspo di tre anni per tifoso dell'Ancona

Celerini 2' di lettura Ancona 30/05/2023 - Dalle immagini registrate ed estrapolate dalla Polizia Scientifica il tifoso è stato successivamente identificato e deferito dalla locale Digos, grazie all’operato della Squadra Tifoseria, all’A.G.,  per quanto di competenza

Il D.A.S.P.O. è stato disposto nei confronti di un tifoso ventiquattrenne anconetano, il quale in occasione dell’incontro di calcio Ancona - Cesena, lo scorso 20 marzo, è stato ritenuto responsabile di condotta pericolosa, in quanto accendeva un artifizio pirotecnico all’interno della Curva assegnata ai tifosi locali, lasciandolo poi cadere sugli spalti, creando concreto pericolo per l’incolumità dei presenti.

Il medesimo soggetto, si era già evidenziato in occasione della partita Ancona- Olbia, in concorso con altri tifosi ultras, per condotte ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica. In particolare, durante la fase dell’afflusso, avvicinava i tifosi ospiti nell’area del parcheggio a questi dedicata, venendo a contatto con gli stessi, ponendo in atto comportamenti violenti, che mettevano in pericolo l’incolumità dei presenti e che venivano interrotti solo grazie al repentino intervento delle Forze di Polizia impiegate per il servizio di ordine pubblico.

Dalle immagini registrate ed estrapolate dalla Polizia Scientifica il tifoso è stato successivamente identificato e deferito dalla locale Digos, grazie all’operato della Squadra Tifoseria, all’A.G., per quanto di competenza.

Il soggetto, colpito dal provvedimento non potrà accedere alle manifestazioni sportive per tre anni. Si tratta di una misura particolarmente rigida in quanto il tifoso, già noto alle forze dell’ordine perché gravato da precedenti di polizia, è risultato essere già stato sottoposto a daspo sportivo e quindi recidivo.

Con questo ulteriore provvedimento salgono a N.23 i DASPO sportivi disposti dal Questore di Ancona, dall’inizio del 2023.

Ricordiamo che la misura di prevenzione in oggetto trae la sua origine dalla Convenzione Europea di Strasburgo del 1985, stipulata all’indomani dei gravi fatti avvenuti a Bruxelles durante la Finale di Coppa dei campioni tra Juventus e Liverpool, allorquando persero la vita ben 39 persone.

Da quel triste evento la violenza e i disordini durante le manifestazioni sportive sono diventati una priorità per il legislatore e la Polizia di Stato, che attraverso le suddette misure di prevenzione cerca di garantire che gli eventi sportivi, soprattutto calcistici, si svolgano in sicurezza ed in modo da non creare turbative all’ordine pubblico.


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Questo è un articolo pubblicato il 30-05-2023 alle 16:02 sul giornale del 31 maggio 2023 - 180 letture

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