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I consiglieri PD contrari alle disposizioni di Autonomia Differenziata "La maggioranza si confronti con le parti sociali"

3' di lettura Ancona 08/09/2023 - Le preoccupazioni dei consiglieri DEM "Si prevede una trattativa fra Governo e singole Regioni marginalizzando la funzione del Parlamento e non prevedendo alcun confronto con le forze sociali e il terzo settore"

In data odierna si è tenuta la seduta della 1° Commissione Consiliare su proposta della Capogruppo del Partito Democratico Susanna Dini, avente come ordine del giorno: “Disposizioni per l’Autonomia Differenziata”.

A tale proposito Tutti i Consiglieri del Gruppo del PD, ed i Presidenti dei Gruppi Consiliari all’Opposizione in maniera unanime esprimono preoccupazione e la propria contrarietà al disegno di legge proposto dal Ministro Calderoli.

Il percorso legislativo che il Governo avrebbe deciso di intraprendere apre grandi interrogativi su come sarà l’Italia nei prossimi anni e su quale sistema di welfare saremo in grado di offrire alle nuove e future generazioni.

Si prevede una trattativa fra Governo e singole Regioni marginalizzando la funzione del Parlamento e non prevedendo alcun confronto con le forze sociali e il terzo settore.

Il rischio di un “regionalismo delle disuguaglianze”, con un Paese ancora più segnato dai già profondi divari territoriali, è elevato, e molto – se non tutto – dipenderà dalla capacità di rendere concretamente esigibili, oltre che di definire, i livelli essenziali delle prestazioni (Lep), compresi quelli sociali e culturali che finiscono spesso, ingiustamente, in secondo piano.

Proprio di alcuni giorni fa il rapporto GIMBE che pone l’Italia al 16 ° posto, tra i paesi OCSE (rispetto ai 20 fondatori iniziali tra cui appunto l’Italia), come investimenti a sostegno della Salute Pubblica.

“Siamo contrari a una idea di autonomia che disegna un Paese frammentato e sempre più disuguale. Bisogna in primo luogo garantire un processo democratico che invece è del tutto assente nelle procedure di approvazione del disegno di legge”, questo il senso, del tutto politico, di quanto coralmente espresso dai Consiglieri dell’Opposizione.

“Analogamente la sussidiarietà, come valore imprescindibile, significa integrare le politiche pubbliche con una azione degli enti del terzo settore per una migliore qualità dei servizi mettendo al centro i diritti della persona indipendentemente da dove si nasce e si vive”.

Una logica esattamente opposta a quella del disegno di legge che invece determina un ulteriore inaccettabile frammentazione nella tutela della salute, dell’istruzione e dei servizi offerti alle comunità. L’approvazione del DDL minerebbe la riforma del terzo settore a partire dal ruolo centrale delle reti associative nella promozione su tutto il territorio nazionale di esperienze di socialità e solidarietà per una cittadinanza attiva.

Si metterebbe così in discussione lo spazio giuridico e politico del terzo settore come un soggetto strategico di interesse nazionale nei processi di sviluppo non piegato alle logiche del mercato e non ridotto a semplice erogatore di servizi.

Non si può pensare di superare un presunto centralismo dello Stato con venti centralismi regionali, non rafforzando la funzione dei Comuni attraverso investimenti per aumentare le risorse umane e le competenze professionali indispensabili per fare fronte a compiti sempre più complessi.

Il giudizio Politico su questo diventa imprescindibile, cosa che invece non risulterebbe di interesse del Comune, come espresso palesemente, nel suo intervento, dal Consigliere Arnaldo Ippoliti e dai suoi Colleghi.

Al termine della seduta alla legittima richiesta da parte della CapoGruppo Dem di votare l’atto di indirizzo, ribadendo con questo l’importanza di ampliare la discussione, su un tema così importante in ambito Nazionale, rivolgendosi a tutte le parti sociali ed a i vari livelli Istituzionali, la stessa Presidente del Commissione Annalisa Pini ha dato parere CONTRARIO. Gli altri Consiglieri di Maggioranza hanno espresso analogo voto, ma così facendo non hanno fatto altro che CERTIFICARE la loro contrarietà allo svolgimento di un regolare confronto anche con quelle parti sociali, più direttamente esposte ad un eventuale cambiamento


   

Dal Gruppo Consiliare PD Ancona





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-09-2023 alle 18:40 sul giornale del 09 settembre 2023 - 378 letture

In questo articolo si parla di cronaca, partito democratico, ancona, articolo, Disposizioni per l’Autonomia Differenziata

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