Falconara: intervista a Gilberto Baldassari

Ex assessore ai servizi sociali dal \'97 al 2004 poi in rotta di collisione con l\'ex sindaco Carletti, Gilberto Baldassarri dopo la fortunata esperienza del 2006 con Falconara nel Cuore ritenta la corsa all\'interno dell\'Udc che ha fatto da casa agli indipendenti della sua lista civica.
Falconara è in piena crisi finanziaria: qual è la sua ricetta per evitare il dissesto?
Una legge speciale, di competenza regionale e governativa da approvare entro novembre 2008, per il riconoscimento del ruolo di servizio che Falconara (sede di raffineria, aeroporto, snodo ferroviario e autostradale) da sempre svolge per le Marche e per il Paese. La somma stimata è di circa 10milioni di euro annui fino al 2020, da destinare a progetti specifici di bonifica e risanamento del litorale e della rete fognaria, al potenziamento dell\'Ufficio ambiente, allo studio delle malattie presenti sul territorio e per valorizzare la partecipazione e la socialità perché la pressione a cui sono sottoposti i cittadini sia un valore aggiunto e non un problema. Tali risorse non potranno essere utilizzate per risanare il bilancio comunale, ma andranno a liberare quelle attualmente utilizzate dal Comune per garantire il controllo e la tutela della salute dei cittadini, dell\'ambiente e del territorio.
E\' favorevole o contrario alle due nuove centrali Api?
Contrario, sovraccaricarla ancora è assurdo. I nostri interlocutori sono Governo e Regione con le quali il rapporto deve essere chiaro soprattutto sulla progettualità.
Cosa ne pensa dell\'unificazione tra i Comuni di Ancona e Falconara?
Contrario, soprattutto in questo momento, mentre sono favorevole a progetti di area vasta.
Qual è la sua \"grande idea\" per Falconara?
Credo che lo sviluppo di una società nuova passi attraverso la tutela della famiglia ai cui componenti sono concesse per diritto le stesse opportunità, ed in particolare ai minori. Studio, arti, sport sono opportunità che devono essere garantite gratuitamente a tutti perché possano dare ai futuri adulti tutte le capacità per affrontare la vita da soli. Per realizzare ciò occorre che tutti i servizi non lavorino più con la logica dell\'assistenza, ma della presa in carico della progettualità definita nel tempo e nel percorso.
Perché i falconaresi devono votare lei?
La scelta di accettare la carica di assessore ai servizi sociale nel \'97 nasce dal credere che la politica è un servizio che noi rendiamo a tutta la comunità. Questa educazione mi è stata data dalla famiglia, da una formazione cristiana, e dall\'aver frequentato amici, alcuni dei quali prematuramente scomparsi, la cui massima era \"nessuno può esimersi dall\'aiutare il prossimo\". Con questo spirito ho affrontato le difficoltà di inserirmi nel mondo politico e difeso la mia dignità quando nel 2004 lessi in Consiglio comunale la lettera si dimissioni con le motivazioni profonde di tale scelta. Ho sperato e desiderato invano, che quanto scritto determinasse un cambiamento non solo nelle coscienze di sindaco e giunta, ma nei partiti di cui i consiglieri erano l\'espressione.
Questa è un'intervista pubblicata il 11-04-2008 alle 01:01 sul giornale del 11 aprile 2008 - 1544 letture