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In un PalaBadiali a maggioranza di pubblico affezionato agli ospiti, ennesima puntata pallavolistica sull’asse Castelferretti-Falconara: se è vero che la cittadina marinara ha visto nascere la pallavolo nel 1961 con la Virtus e nel 1966 con la Dinamis (entrambe scomparse), la Volley Game è nata solo nel 2008 e a livello di prime squadre ci sono solo tre precedenti in Serie C, due terminati in favore della Sabini nelle stagioni 2019-20 (1-3) e 2020-21 (0-3) mentre il primo confronto risalente alla stagione 2017-18 era finito in favore della Volley Game per 3-2; ultimo  precedente a questi livelli tra Castelferretti, dal 1966 rappresentato ininterrottamente dalla Sabini, e Falconara risale alla Serie B2 2010-2011 con successo dell’A.S. Falconara Volley (società anch’essa attualmente scomparsa perchè confluita nella Volley Game dalla stagione 2016-2017) per 3-1 mentre la Sabini ha espugnato il PalaBadiali nel nuovo millennio in un campionato Nazionale solamente nella stagione 2005-2006 di Serie B2 vincendo 3-1 contro la Dinamis.














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Al PalaLiuti, nella prima sfida assoluta tra due società coetanee (Riccione Volley alla prima stagione in un campionato nazionale) e dai colori sociali simili, la Sabini cala il tris di vittorie consecutive per la prima volta in stagione, vendicando il netto scivolone dell’andata. Il 6+1 biancazzurro: Violini è opposto al regista Giuliani, Licitra è affiancato da Mancinelli tra gli schiacciatori, Giaccaglia-Gaggiotti centrali e Marchetti libero dopo aver smaltito l’infortunio a Montorio nell’ultimo turno.







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Alla presenza della Presidente Soroptimist International Club d’Italia, Adriana Macchi, della Direttrice generale di Assist APS (Associazione nazionale Atlete), Margherita Santicchia, del Presidente CONI Marche, Fabio Luna, e del Presidente USSI Marche, Andrea Carloni, i Sindaci di Ancona, Numana e Sirolo - Daniele Silvetti, Gianluigi Tombolini e Filippo Moschella- hanno sottoscritto venerdì mattina, nella sala comunale dorica gremita, la Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport , già fatta propria da trecento Comuni italiani, e altre istituzioni.