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Cimitero di Tavernelle: in arrivo due necrofori

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Per risolvere i problemi del cimitero di Tavernelle la strada potrebbe essere anche più semplice del previsto. E senza bisogno di istituire una scuola per necrofori.

La possibilità potrebbe essere data da due tecnici necrofori, dipendenti dell\'ospedale regionale di Torrette, ma attualmente impiegati come portieri anziché in camera mortuaria. I due Arturo Leone e Cosimo Carrozzo vantano un esperienza decennale e da tempo hanno fatto richiesta per essere trasferiti in Comune ed essere impiegati al camposanto finito sotto accusa negli ultimi tempi per diversi episodi come quello delle salme scoparse nel 2005, il recente caso della bara di zinco con ossa umane, trovata accanto a un cassonetto e, ultimo in ordine cronologico, la vicende dei loculi scambiati che vede da una parte una famiglia che rivuole la tomba prenotata, dall\'altra una vedova che non vuole che il marito sia riesumato e minaccia una causa civile contro Comune e Anconambiente per ottenere i danni morali.


D\'altra parte, mettere su corsi di aggiornamento per i servizi cimiteriali come proposto dal presidente di Anconambiente Lino Secchi, non è cosa facile. I tecnici necrofori devono conoscere a menadito il regolamento di polizia mortuaria, avere diverse qualifiche, saper assistere ad autopsie, prestare un giuramento professionale. Una professione delicata, insomma, dove anche una falange perduta durante una riesumazione, può costare una denuncia per vilipendio di salma. \"Faccio questo lavoro dal 1977 - racconta Carrozzo - e per due anni sono stato impiegato anche a Tavernelle. Leone invece vanta 20 anni di esperienza. L\'azienda ospedaliere è d\'accordo sul nostro trasferimento ma il Comune non ci ha fatto sapere ancora nulla\".



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