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Malore per la presidente della Provincia Patrizia Casagrande

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patrizia casagrande

Durante l\'incontro in programma ieri mattina fra la Provincia e il comune di Arcevia, la presidente provinciale Patrizia Casagrande ha accusato un malore ed è svenuta.

Il caldo, lo stress e i tanti impegni. Dopo una visita in ospedale la dottoressa ha sentenziato che l\'unica cura per il presidente della Provincia è un po\' di riposo. Tutto è avvenuto in pochi secondi. La Casagrande ha cercato di alzarsi, ha affermato \"scusate, mi sento male\" e poi si è accasciata a terra. Subito soccorsa dai colleghi e dal sindaco di Arcevia Purgatori, la presidente si è ripresa pochi secondi dopo. La Casagrande è stata comunque sottosposta ad una visita medica delegando dunque il vice Giancarlo Sacramola a presiedere la conferenza.


L\'oggetto dell\'incontro erano i rapporti fra la comunità arceviese e la provincia di Ancona. \"Il nostro territorio -ha spiegato il primo cittadino Silvio Purgatori- è molto vasto. 126 chilometri quadrati con 5.400 abitanti, a fronte di 14.000 residenti negli anni \'50. E\' dunque inevitabile l\'esigenza di un riequilibrio delle aree montane con quelle costiere, sia livello di infrastrutture che di servizi. Attraverso determinati progetti possiamo riportare equilibrio tra le aree urbane e quelle rurali attraverso anche la creazione di un istituto tecnico. Bisogna inoltre accelerare le procedure per la definizione delle graduatorie per il piano delle attività estrattive, ridare funzionalità al progetto dell\'Arceviese anche per le zone interne; ridefinire il trasporto pubblico. Avere la possibilità di confrontarsi con la Provincia –continua Purgatori- è una cosa fondamentale. Siamo molto soddisfatti che la Provincia si sia impegnata nel 2009 a finanziare la posa di una scultura di Bruno d\'Arcevia all\'interno della rotatoria di Conce e la ristrutturazione dell\'edificio per il distaccamento dei vigili del fuoco.\"

Della stessa opinione anche Sagramola. \"Dobbiamo richiedere una diversa ripartizione dei fondi per quanto riguarda le attività estrattive, solo così riusciremo a recuperare risorse per lo sviluppo. Ma non solo. E\' necessario individuare opportunità occupazionali per evitare l\'esodo, per i trasporti e la viabilità cercheremo di porre attenzione al paese, programmando la riqualificazione dell\'Arceviese e migliorando i collegamenti con altri centri dell\'entroterra.\"


patrizia casagrande

Questo è un articolo pubblicato il 01-07-2008 alle 01:01 sul giornale del 01 luglio 2008 - 2234 letture