Prc: sul trasferimento Rfi lacrime di coccodrillo

Stucchevoli e in ritardo, come sempre, i coccodrilleschi lai della politica che piangono l\'ennesimo atto di periferizzazione delle Marche in relazione alla localizzazione di sedi di direzione amministrativa delle aziende pubbliche.
Il trasferimento della direzione
compartimentale di RFI è fatto noto e antico. Una morte annunciata che
oggi trova, come nei funerali di qualche lontano conoscente, le
condoglianze di rito. In realtà da tempo il disimpegno delle aziende
ferroviarie nelle Marche è in atto, basti ricordare l\'uscita dei cargo
dalle attività dirette nel porto di Ancona, il semi smantellamento
delle officine di grandi riparazioni, la chiusura degli scali merci di
Fabriano e Civitanova, il ridimensionamento di quello di Falconara, la
chiusura di tantissime biglietterie, la falcidiazione di numerosi
servizi e la soppressione di fermate di treni importanti che speriamo
non abbiano ulteriori escalation.
Tutte insieme queste questioni avrebbero meritato più di qualche passeggiata sui binari, anche questa di rito, da parte della compagnia di giro dei parlamentari marchigiani e necessitato invece di una vertenza generalizzata sul trasporto pubblico ferroviario nelle Marche. Come diceva il buon maestro Alberto Manzi, non è mai troppo tardi e ci auguriamo che questo ennesimo, annunciato, anche se in realtà meno grave di altri, insulto ai cittadini marchigiani sia motivo di una vertenza generalizzata che non si limiti a salvaguardare il bidone vuoto della benzina in questo caso cioè la sede compartimentale di RFI, ma apra le condizioni per il ripristino di quei servizi ferroviari che i cittadini marchigiani si attendono. Altrimenti è meglio che sindaci e affini pratichino un dignitoso silenzio.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-10-2008 alle 01:01 sul giornale del 04 ottobre 2008 - 1199 letture