Cia: attenzione agli speculatori, per i crisantemi prezzi ingiustificati

Secondo la Cia, le quotazioni si sono mantenute pressoché stabili rispetto allo scorso anno. Le vendite dovrebbero registrare una sostanziale tenuta. Lievi contrazioni, invece, per le orchidee, i lilium e le ederine. Invitati i consumatori ad acquisti consapevoli e a diffidare di chi vuole fare solo affari sul dolore della gente.
Per i crisantemi, fiori fortemente legati alla ricorrenza dei defunti del 2 novembre, è ingiustificato ogni rincaro. I consumatori, pertanto, devono fare molta attenzione verso chi vuole unicamente speculare e far lievitare ad arte i prezzi. A mettere in guardia contro eventuali furbi è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che evidenzia come in questo particolare periodo dell’anno proprio il crisantemo, in alcuni casi, possa raggiungere al consumo cifre elevate e non certo rispondenti alla realtà e soprattutto alle quotazioni che si registrano alla produzione e sui mercati floricoli, come Sanremo, che non hanno subito alcuna impennata.
Per i crisantemi -avverte la Cia- c’è, comunque, un’ ampia gamma di offerte diverse per forma, colore, grandezza e prezzo. Si può, quindi, scegliere evitando di incappare nei soliti speculatori che approfittano della commemorazione dei defunti per fare affari sulle spalle di chi si appresta a ricordare un caro scomparso.
La Cia fa, infatti, presente che per i crisantemi standard i prezzi al consumo possono variare da 1,50 a 2 euro per i singoli steli, mentre per le varietà più pregiate si può arrivare anche a 3,50-4 euro. Le quotazioni sono pressoché stabili rispetto al 2007. La qualità nel complesso è stata buona; mentre la produzione si è mantenuta sugli stessi livelli degli anni scorsi. In alcune zone, tuttavia, il maltempo ha influito negativamente.
Secondo le prime stime, la Cia rileva che i consumi di crisantemi dovrebbero risultare simili a quelli dell’anno passato.
In lieve contrazione, invece, dovrebbero essere altri prodotti floricoli, come le orchidee, i lilium, le ederine. Da rilevare, comunque, come, rispetto al 2007, gli acquisti, quest’anno, si siano dilatati in un periodo più lungo, essendo cominciati già da sabato 26 ottobre. Ogni anno in Italia -rileva la Cia- si producono più di 600 milioni di steli di crisantemi e circa 10 milioni di vasi. E la loro vendita, per una tradizione che è propria della cultura italiana, è concentrata soprattutto tra la fine di ottobre e la prima decade di novembre. In questo periodo si arrivano a spendere al consumo tra i 380 e i 420 milioni di euro.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-11-2008 alle 01:01 sul giornale del 03 novembre 2008 - 1257 letture