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comunicato stampa
Falconara: mobilitazione dell\'Assemblea Permanente \'No Centrali Api\'

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Oltre cento persone hanno risposto ieri mattina alla mobilitazione lanciata dall\'Assemblea Permanente NO CENTRALI API. Giunte con un autobus speciale da Falconara o con propri mezzi anche, da Jesi, Senigallia, Chiaravalle e Ancona, si sono radunate davanti alla sede della Regione Marche per presentare al Presidente ed alla Giunta un Documento [sotto riportato] prodotto dall\'Assemblea Permanente e sottoscritto dai tutti i sindaci della Bassa Vallesina, eccezion fatta per Falconara, da numerosi partiti, associazioni culturali e di categoria, con il quale si chiede di decretare il NO definitivo della Regione all\'ipotesi di nuove centrali API e l\'avvio di una panificazione condivisa delle scelte in materia di energia e territorio all\'interno dell\'Area dichiarata ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale. Scelte che devono necessariamente prendere la direzione delle fonti rinnovabili, fotovoltaico in primis, così come l\'eolico, biomasse,ecc.

I manifestanti sono stati raggiunti dal Presidente Spacca e dagli assessori Giaccaglia ed Amagliani che hanno ribadito la posizione già espressa nella riunione con il ministro Letta promettendo un prossimo incontro con l\'azienda API alla luce del documento presentato. Una delegazione dell\'Assemblea Permanente dei cittadini ha poi incontrato i capigruppo dei partiti di maggioranza per illustrare nel dettaglio il documento. E\' stato ribadito in quella sede che i cittadini residenti nell\'Aerca rigettano ogni ipotesi di realizzazione di nuove fonti di inquinamento nel loro territorio auspicando una più decisa attuazione del Pear. I capigruppo hanno assicurato l\'avvio di una discussione consiliare sul documento presentato e sulla ammissibilità della centrale da 60 MW paventata dal presidente Spacca nell\'incontro col ministro Letta.


Riportiamo la questione della proposta di altre due centrali elettriche Api di 580 MW all\'ordine del giorno.

Desideriamo portare la questione del progetto delle due nuove centrali termoelettriche Api per complessivi 580 MW all\'attenzione di Giunta e Consiglio Regionali. Le cittadine e i cittadini di Falconara e della Bassa Vallesina, riuniti nell’Assemblea permanente No Centrali Api hanno deciso di sottoporre alla Vostra attenzione il presente documento perché motivati dalla convinta necessità di essere garantiti nel diritto alla salute, alla sicurezza e alla qualità della vita come persone residenti nel territorio attualmente Aerca. Sui quattro punti in cui si articola questo documento abbiamo raccolto una serie di adesioni da parte di Rappresentanti istituzionali e forze politiche, sociali ed economiche, del mondo dell’associazionismo. Vivere in un territorio classificato AERCA significa crescere e operare in un’area di per se già penalizzata, che necessita di urgenti interventi di bonifica, conoscenza e tutela (come lo studio epidemiologico in via di conclusione), e non certo di progetti che minaccino ulteriormente il futuro dei residenti e delle forze produttive che vi operano.


Chiediamo pertanto che:

La Giunta Regionale neghi da subito tramite decreto l’intesa Stato-Regione in merito all’intero progetto Centrali termoelettriche a ciclo combinato proposto dalla società Api, confermando gli indirizzi del Pear;


si pretenda il pieno rispetto della legislazione nazionale e regionale in materia di sicurezza e tutela ambientale. Si rispettino gli accordi e le intese sottoscritte sia con la Regione Marche (Protocollo d’intesa, prescrizioni della Delibera di rinnovo della concessione) che con gli organi preposti al controllo dell’inquinamento (Conferenza dei Servizi decisoria sul SIN presso il Ministero dell’Ambiente, CTR) come condizione prioritaria, essenziale e necessaria rispetto alla presentazione di nuovi progetti e impianti da parte della Società API, che negli anni ha largamente disatteso gli impegni assunti (ripetuti superamenti dei limiti emissivi degli ossidi di azoto rispetto a quanto previsto dalle prescrizioni del Decreto di concessione del 2003, sversamenti in mare di idrocarburi ed incidenti ripetuti di vario genere), minando l’autorevolezza delle Istituzioni stesse oltre che la salute e la sicurezza dei cittadini;


si convochi un consiglio regionale “ad hoc” per promuovere una discussione pubblica sulla necessità di avviare una vera pianificazione/programmazione del territorio che garantisca a tutta l’Aerca nuove prospettive economiche sostenibili, differenziate sul territorio e non accentrate su di un unico soggetto imprenditoriale;


si intraprendano, di concerto con la Provincia, opportune verifiche sulla reale efficienza delle centraline di rilevazione della qualità dell’aria (quelle presenti sul territorio falconarese ad esempio troppo spesso non funzionano) dai cui dati bisognerebbe partire per poter valutare le reali condizioni in cui si verrebbero a collocare nuovi progetti industriali impattanti.


Certi che in discussione sia non solo il futuro dei cittadini residenti nell’Aerca ma anche un auspicabile modello economico regionale ad elevata sostenibilità ambientale, invitiamo la Giunta Regionale a prendere una posizione forte e convinta sul progetto “Centrali Api” di concerto con tutto il Consiglio Regionale.


Assemblea Permanente No Centrali Api.