Variante Arceviese e di Castelferretti, PRC: contrari nel merito e nel metodo

Questioni di metodo e di merito definiscono inequivocabilmente la posizione di Rifondazione Comunista nelle pur differenti specificità amministrative e politiche, rispetto alle varianti ‘Arceviese’ (Senigallia) e di ‘Castelferretti’ (Falconara).
Metodo e merito che non condividiamo”.
Nel merito, entrambe si pongono nella recente continuità di uno sfruttamento
intensivo del territorio finalizzato al reperimento delle risorse, un territorio
utilizzato come bancomat per chiudere i bilanci degli enti locali, il tutto
senza concertazione sovra comunale e senza l’indispensabile pianificazione di
area vasta.
In questo contesto è assolutamente improprio banalizzare e
irrigidire il ruolo degli enti locali (e tra questi la Provincia) a notaio
tecnico che si limita alla verifica esclusiva della conformità con gli
strumenti urbanistici vigenti, le istituzioni possono, e aggiungiamo, debbono,
potersi esprimere. Per queste ragioni confermiamo la nostra più netta
contrarietà di merito alle due varianti, in perfetta coerenza e continuità con
le sacrosante rivendicazioni del territorio e con le battaglie condotte dai
circoli di Rifondazione Comunista di Senigallia e Falconara. Contrarietà di
merito che viene amplificata dalle difficoltà con le quali si scontra un
confronto di metodo.
Come è possibile consentire una visione degli atti, un’analisi pacata e serena
con i partiti e con la cittadinanza quando vengono convocate con urgenza
riunioni che non vedono nemmeno il giorno prima la presenza degli atti da
discutere? Il tutto poi ulteriormente motivato con la scadenza dei termini per
il silenzio-assenso che guarda caso scade il giorno successivo ancora.
Pensiamo che il governare rappresenti un mezzo e non un fine, governare per essere notai della tecnica, ostaggi dell’emergenza che diviene prassi, non serve a nulla e anzi rischia di essere controproducente perché taglia il filo rosso di un legame diretto tra istituzione e cittadini, quegli stessi cittadini che giustamente pretendono un confronto e un dialogo costante con le istituzioni. Ecco perché la contrarietà di Rifondazione Comunista alle varianti di Senigallia e Falconara è sia di metodo che di merito, una contrarietà che andrà declinata in ogni istanza istituzionale comunale e provinciale, una contrarietà che non è figlia del “no a prescindere” ma, al contrario, che ha come obiettivo il recupero di criteri e metodi rispettosi del mandato degli elettori e soprattutto delle esigenze del territorio.
Massimo MARCELLI FLORI (Segretario Provinciale Rifondazione Comunista – Ancona)
Luigi REBECCHINI (Segretario Comunale Rifondazione Comunista – Senigallia)
Renzo AMAGLIANI (Segretario Comunale Rifondazione Comunista – Falconara Marittima)
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-12-2008 alle 01:01 sul giornale del 27 dicembre 2008 - 1357 letture