contatore accessi free

Falconara: raccolta differenziata \'porta a porta\', slitta l\'avvio

rifiuti 2' di lettura 31/01/2009 - Le discariche a disposizione del bacino 1 della provincia di Ancona sono in via di esaurimento e senza l’introduzione della raccolta differenziata “Porta a porta” si andrà velocemente incontro ad una situazione di emergenza. Anche se nella migliore delle ipotesi non si arriverà ad una crisi come quella campana, i comuni inadempienti dovranno pagare multe e sanzioni e sostenere maggiori costi per conferire in discariche fuori bacino o addirittura fuori regione.

Il Comune di Falconara, colpevole di non aver realizzato una raccolta differenziata seria, è corresponsabile della saturazione delle discariche di Chiaravalle e Castelcolonna. La raccolta differenziata “Porta a porta” doveva partire in maniera sperimentale entro la fine del 2008, ma è stata rimandata a data indefinita. Il sindaco Brandoni ha recentemente dichiarato che la raccolta porta a porta sarebbe “non obbligatoria” e visto gli iniziali costi di investimento in mezzi e personale “il Comune non se lo può permettere”.


Evidentemente la giunta Brandoni non ha ben presente che la legge nazionale prevede il 50% di raccolta differenziata entro il 2009, il 60% entro il 2011 e il 65% entro il 2012, quote che possono essere raggiunte, come dimostrato da tante esperienze nazionali e internazionali, solo con la raccolta porta a porta; quote dalle quali invece Falconara è ancora molto lontana, attestandosi su una raccolta differenziata di appena il 20%.


La raccolta porta a porta permette di controllare la quantità di rifiuti prodotti da ogni cittadino e di applicare la tariffa puntuale, calcolata esclusivamente sul peso dei rifiuti indifferenziati prodotti, eliminando così l\'odiosa TARSU, della quale proprio oggi viene annunciato l’ennesimo aumento. Inoltre, a livello economico, i maggiori costi della raccolta porta a porta sono ampiamente ripagati dalla riduzione dei costi per lo smaltimento, come approvato dalla Regione, e dai potenziali proventi della vendita del materiale riciclabile.


Come mai il Sindaco Brandoni e la sua giunta si rifiutano di attuare politiche di prevenzione, differenziazione e riciclaggio, come previsto anche dal Piano Provinciale dei Rifiuti? I risparmi di oggi (evitare il porta a porta) si tradurranno in maggiori costi di domani (per lo smaltimento in discarica) che peseranno sulle spalle dei cittadini.


L\'Ambasciata dei Diritti conoscendo i risultati ottenuti da moltissimi comuni, che confermano la praticabilità e l\'efficacia della raccolta porta a porta continuerà a promuovere questo tipo di raccolta che comporta anche la nascita di nuove opportunità economiche collegate al riciclaggio.


A questo proposito l\'Ambasciata dei Diritti - Falconara organizza una mostra interattiva su “Raccolta differenziata, riciclaggio ed energie alternative”, da giovedì 19 febbraio a sabato 21 Febbraio presso la sala Ex-mercato di Falconara Marittima.


   

da Ambasciata dei diritti




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-01-2009 alle 01:01 sul giornale del 31 gennaio 2009 - 1896 letture

In questo articolo si parla di rifiuti, falconara, politica, ambasciata dei diritti, raccolta differenziata porta a porta