Marcelli Flori: chi se ne va dimostri etica e rigore morale

“Chi se ne va dimostri etica e rigore morale rimettendo il mandato ricevuto da Rifondazione Comunista”.
Esprimo rammarico per la fuoriuscita di alcuni compagni da Rifondazione Comunista decisione che non condivido e non capisco giacché il presupposto principale, è quello di voler unire la sinistra ma, allo stesso tempo lo si vuol fare fondando un altro micro partitino… Detto ciò, è giusto che ciascuno vada legittimamente per la sua strada, esiste però un confine oltre il quale le decisioni personali rischiano, se non corroborate dal rispetto, dalla coerenza e dal rigore morale di essere male interpretate. Per fugare dubbi ed illazioni chiedo a consiglieri nei Comuni e nelle Società siano Consorzi Aziende o Enti, in coerenza con le motivazioni che li hanno portati a non rinnovare l’adesione al Partito della Rifondazione Comunista, di rimettere i mandati ricevuti per conto di Rifondazione Comunista, consentendo ai compagni ed alle compagne che continuano a credere e militare nel PRC di poterla rappresentare.
Non voglio scomodare l’etica o la morale, ho imparato che purtroppo non hanno una declinazione universale, ciò che chiediamo è un atto di onestà intellettuale finalizzato al non ripetere quel tristissimo rituale che cercavamo (insieme) di contrastare e che ha contraddistinto spesso i politici o sarebbe meglio dire i politicanti di turno, attenti al decidere cambi di casacca in corsa in funzione dell’interesse personale. L’auspicio è che il rispetto dovuto ai compagni iscritti, ai simpatizzanti e agli elettori, in poche parole alla comunità di Rifondazione Comunista permetta una riflessione libera da condizionamenti dettati da interessi davvero poco nobili.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-02-2009 alle 01:01 sul giornale del 02 febbraio 2009 - 1185 letture