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Falconara: assemblea-dibattito sull\'accoglienza al centro Pergoli

immigrati 2' di lettura 11/03/2009 - “Per una Falconara veramente ‘sicura’ e accogliente no a Cie, ronde e ordinanze securitarie…”. Quattordici associazioni impegnate nel sociale e nell’accoglienza invitano a un’assemblea-dibattito giovedì 12 marzo alle 21,30 al Centro Pergoli a Falconara.

Obiettivi: sensibilizzare i cittadini, proporre spazi di confronto con il Comune e raccogliere nuove adesioni alla rete “Per una Falconara veramente ‘sicura’ e accogliente, no a cie (ex-cpt), ronde e ordinanze securitarie...”. Con questo messaggio, un nutrito gruppo di associazioni del territorio impegnate nel sociale e nell’accoglienza promuove un’assemblea pubblica, aperta a tutti, giovedì 12 marzo alle ore 21,30 presso il centro Pergoli in piazza Mazzini a Falconara.




Con l’obiettivo di sollecitare un serio, quanto urgente dibattito sulle modalità per costruire una città sicura e vivibile per tutti, le associazioni Ambasciata dei Diritti, Tenda di Abramo, Free Woman, L.H.A.S.A., Lumumba Onlus, Anpi Falconara, Csa Kontatto, Comunità Bangladesh Falconara, Falconara Cricket Club, L\'OndaVerde, Blu Pubblica Assistenza, Orecchio di Van Gogh, Servizio di Strada onlus e associazione Anti droga di Falconara si sono costituite spontaneamente in rete, organizzando questo primo incontro pubblico, con l’intenzione di programmare una campagna di informazione e sensibilizzazione verso la cittadinanza, proporre spazi di confronto con l’amministrazione comunale e raccogliere nuove adesioni alla rete, da parte di singoli cittadini o associazioni.




“Crediamo che le norme del “pacchetto sicurezza” – si legge nel volantino dell’assemblea firmato dalle associazioni - rispondano in modo fuorviante e deviato ad un bisogno pur legittimo di sicurezza sociale. In particolare l’apertura (più o meno prossima) di un Cie (Centro di identificazione e espulsione), al di là delle ben note questioni di carattere umanitario che ne conseguono (per noi sempre prioritarie), e della presumibile “militarizzazione” del territorio che la sua apertura a Falconara comporterebbe, gli episodi drammatici di disordine pubblico verificatisi a Lampedusa come altrove, potrebbero essere la norma e il futuro che si vorrebbero imporre alla nostra Città. Altro che sicurezza…”.




“L\'istituzione di un Cie, o Cpt, - continua il volantino - è la punta dell\'iceberg e la goccia che fa traboccare un vaso già colmo, ormai saturato dalle ordinanze antiprostituzione e antibivacco (trattati come meri problemi di decoro urbano e non questioni sociali) e da quelle già declamate e in via di definizione, come dalle dichiarazioni di prossima costituzione delle ronde, o dalle spettacolarizzazioni mediatiche dei “blitz anti-immigrazione”, insieme al clima diffuso di paura e intolleranza instillato in questi mesi nei cittadini di Falconara.




Partendo proprio dal nostro impegno quotidiano con le persone che si rivolgono alle nostre strutture crediamo che la legalità (anche per noi un valore importante) debba coniugarsi con la ricerca di percorsi di giustizia, assumendo il “bene dell’uomo” (di ogni uomo) come valore fondamentale e “bussola” che orienti le scelte”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-03-2009 alle 16:29 sul giornale del 11 marzo 2009 - 1497 letture

In questo articolo si parla di attualità, immigrati, associazioni





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