Bugaro: a fianco dell\'industria, settore vitale della nostra economia

\"Fatti concreti non solo per la sicurezza, l’urbanistica, la viabilità, i servizi alla persona e la cultura anche e soprattutto per il rilancio economico della città. E’ questo infatti uno dei cinque assi portanti previsti dal candidato sindaco del Pdl Giacomo Bugaro\".
Da sempre Ancona è stata identificata, perfino fuori dai confini nazionali, per le attività industriali connesse al mare e dunque alla cantieristica. Ma in città, purtroppo, si parla tanto di commercio e di artigianato e poco di attività industriali. Noi del Pdl – sostiene Giacomo Bugaro - siamo gli unici che abbiamo inserito questo settore vitale per l’economia nel programma. Le imprese anconetane associate a Confindustria sono 216 e garantiscono migliaia di posti di lavoro. I noti segnali negativi nazionali ed internazionali si riscontrano anche sul nostro territorio sia in termini di aumento delle richieste di cassa integrazione guadagni, sia in termini di grande sofferenza del settore industriale e di tutte quelle piccole imprese che non possono fare ricorso alla cassa integrazione.
Molti posti di lavoro sono dunque a rischio per la crisi per cui daremo risposte precise. La nostra attività sarà finalizzata allo sviluppo economico di Ancona, in tutte le sue forme possibili e compatibili con il rispetto dell’ambiente, per cogliere ogni futura opportunità di sviluppo della nostra economia, che possa presentarsi nel corso dei prossimi cinque anni. Dovremo sostenere le imprese nei settori più rappresentativi come la cantieristica navale e da diporto, l’ impiantistica e la meccanica. Un’ attenzione particolare nel rispetto delle regole, alle imprese locali in quelli che sono i lavori che il Comune assegna esaltando il ruolo dell’Albo fornitori e garantendo così il mantenimento delle risorse a livello comunale . Intraprendere trattative con imprenditori locali al fine di favorire gli insediamenti produttivi nell’area di sviluppo industriale con agevolazioni fiscali impiegando manodopera cittadina. Queste attività capaci di soddisfare le più raffinate esigenze del mercati vanno aiutate assecondando la domanda di nuovi spazi e servizi utili al loro sviluppo. Favoriremo con appositi incentivi la creazione di nuove imprese per garantire anche nuova occupazione.
Introdurremo la Consulta delle Attività economiche, organismo di raccordo e di concertazione comunale per i problemi legati all’economia locale. Nessuno è disposto a investire in una città che non è valorizzata. Abbiamo così messo a punto nel programma diversi aspetti da quello economico-produttivo a quello occupazionale che necessitano una forte sinergia e un modello sociale di tipo partecipativo che deve essere il motore propulsore di questa politica. Ho in mente di lanciare un’azione di partenariato: tra il mondo della cultura universitaria, le amministrazioni regionale e provinciale, il governo centrale, le parti sociali, l’authority del porto, tra il mondo produttivo e società civile per agire - ciascuno di concerto con tutti gli altri - perseguendo l’obiettivo comune della crescita. I fondi statali ed europei vanno dunque indirizzati per infrastrutture, viabilità e turismo.
Intanto bisogna dare concreta applicazione all’accordo di programma siglato tra il governo Berlusconi e il governatore Spacca. Occorre realizzare l’uscita a ovest e dar corso al raddoppio della variante della Statale 16. In collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e con il mondo universitario e l’Istao porteremo avanti il progetto “Ancona-polo tecnologico” per lo studio e lo sviluppo di nuove tecnologie avanzate. Vogliamo realizzare un consorzio intercomunale per nuovi insediamenti produttivi e infine valorizzeremo e porremo attenzione, nel rispetto delle regole, verso le imprese locali in quelli che sono i lavori che il Comune assegna esaltando il ruolo dell’Albo fornitori del Comune e garantendo il mantenimento delle risorse.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-05-2009 alle 17:04 sul giornale del 28 maggio 2009 - 1147 letture