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comunicato stampa

Il Mondo della scuola non è tutto con Gramillano

2' di lettura

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Esiste una parte considerevole, numericamente molto più significativa di quella rappresentata nell’appello diffuso a favore del candidato sindaco Gramillano, che sostiene la necessità del cambiamento anche nel mondo della scuola e che esprime il proprio appoggio e il proprio consenso a Giacomo Bugaro e al suo progetto.

Sono studenti, genitori, personale ATA, docenti, e dirigenti scolastici che lottano per garantire alle generazioni future una scuola più libera e qualificata, una scuola che sia finalmente in grado di fornire una preparazione moderna ed adeguata ai bisogni della società complessa.


Gli estensori dell’appello a favore del candidato sindaco Gramillano dimostrano ancora una volta di fare un uso strumentale, demagogico e distorto dei problemi del nostro sistema scolastico, nascondendo artatamente che le politiche di razionalizzazione e contenimento della spesa per l’istruzione (una delle più elevate d’Europa a fronte di risultati di apprendimento da terzo mondo) cominciarono da un ministro di sinistra, Berlinguer, molti anni orsono e proseguirono fino al ministro Fioroni, come testimonia il Libro Bianco firmato congiuntamente con il ministro Padoa Schioppa. I docenti che sostengono Giacomo Bugaro e il PDL sono parte di quel 68% dei docenti Italiani (indagine Nomisma) che invocano l’introduzione della carriera professionale, unico strumento in grado di valorizzare le reali capacità e il merito, sempre negato dalla sinistra.


Cambiare è la parola d’ordine di oltre 1.000 rappresentanti di tutte le componenti del mondo della scuola che sostengono Giacomo Bugaro e che si sentono profondamente convinti che la scuola del precariato, dell’inefficienza, la scuola che fa figurare gli studenti Italiani nei test internazionali, non possa essere più difesa ad oltranza e debba passare attraverso un profondo rinnovamento all’insegna di elevati standard di qualità.



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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-06-2009 alle 15:02 sul giornale del 18 giugno 2009 - 1200 letture