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comunicato stampa
Favia: una proposta di legge per la tracciabilità del latte

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David Favia
E’ questo uno degli impegni assunti dall’onorevole Favia (Idv) a sostegno della mobilitazione organizzata da Coldiretti alla quale ha partecipato anche l’esponente dell’Italia dei Valori.

“Farò da tramite anche con i parlamentari europei per la tutela della produzione agricola”. “Devono essere garantiti strumenti di assoluta trasparenza alimentare mentre la situazione allo stato attuale non sembra accettabile. Comprendo e appoggio piamente la posizione della Coldiretti espressa durante la mobilitazione di questa mattina”.



Alla quale l’onorevole Favia era presente proprio per dare sostegno ad un settore quello dell’agricoltura e dei suoi operatori che sta conoscendo da tempo difficoltà notevoli. Strumento decisivo per garantire tale trasparenza appare proprio la tracciabilità dei prodotti come rivendicato da tempo da Coldiretti “e infatti mi farò carico – continua l’onorevole Favia – di presentare una proposta di legge su etichettatura e tracciabilità per latte e prodotti lattiero caseari. Non solo ho intenzione di presentare anche una interrogazione al Ministro dell’Agricoltura Zaia finalizzata ad evitare che i prezzi dei prodotti agricoli continuino ad essere schiacciati dai prezzi del mercato imposti dalla grande distribuzione trovando un equilibrio adeguato tra questa e i produttori agricoli. Tanto che in materia è aperta una pratica presso l’Autorità per la Concorrenza”.



Si parte da una considerazione basilare e ormai comune a tutti gli operatori: “la mancanza dell’obbligo di etichettatura della produzione che finisce per penalizzare sia i consumatori esposti a rischi reali per quanto attiene alla trasparenza sia le grandi eccellenze prodotte dai nostri agricoltori. Ed è per questo che farò anche da tramite con i nostri parlamentare europei affinché possano farsi garanti della tutela dei nostri prodotti proprio nella Ue”, spiega Favia. Favia torna a parlare del latte: “Caso emblematico. Secondo stime di Coldiretti ogni anno vengono importati latte e prodotti semi-lavorati per un totale di 1.053.357 quintali, a fronte di una produzione marchigiana di 460.000 quintali”. Per l’esponente dell’Idv dare via libera a “importazioni indiscriminate provoca la chiusura delle nostre stalle, mette in pericolo il nostro territorio, le sue bellezze e la genuità dei suoi prodotti”.



Inoltre la mancanza di trasparenza sulle etichette comporta che “i prodotti stranieri diventano nostrani, impedendo ai consumatori di fare scelte consapevoli, compromettendo la sicurezza alimentare e ambientale”. Un ruolo importante potrà essere svolto anche dalla Regione “che sino ad ora – chiude l’esponente Idv - in questi anni ha dimostrato la massima attenzione su questi temi, promuovendo iniziative di sostegno al comparto agricolo e alle sue produzioni. Conto che anche essa continui a favorire ulteriormente scelte di politica economica che vadano nella direzione di una sempre maggiore valorizzazione delle nostre tipicità, della loro salvaguardia e del loro inserimento in un circuito di valorizzazione del territorio che includa anche turismo e cultura”.



David Favia