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Operazione della Polizia contro il traffico di droga, arresti anche nelle Marche

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cocaina
Conclusa alle prime ore di ieri un\'importante operazione antidroga condotta dalla squadra mobile della questura di Reggio Calabria, coadiuvata dalle squadre mobili di Milano, Roma, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro e Urbino, Bergamo, Genova, Varese, Lodi e Taranto e con il coordinamento del servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine Polizia di Stato, che ha interessato numerose regioni italiane oltre a paesi dell\'area balcanica e sudamericani.

L\'esecuzione della corposa misura di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria a carico di 49 rispettivi destinatari, di cui 13 cittadini di nazionalità peruviana, cilena, uruguayana, rumena, albanese e serbo-montenegrina, scaturisce dalle attività investigative condotte dalla sesta sezione narcotici della squadra mobile reggina partite nel 2006 e sviluppatasi fino al 2008. I reati contestati sono quelli d’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, acquisto, vendita, detenzione, trasporto e cessione illecita di cocaina oltre a ricettazione di metalli preziosi e gioielli.



Il personale della squadra mobile di Ancona ha eseguito due delle ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due anconetani: C. F., 47enne, e S. B., 42enne, pregiudicati per reati specifici, componenti delle strutture decisionali ed operative delle articolazioni territoriali dell\'organizzazione criminale operanti in Calabria, Lombardia e nelle Marche, in particolare nelle province di Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro.



L\'organizzazione aveva escogitato due modalità per nascondere ed introdurre lo stupefacente in Italia. La droga, di provenienza boliviana, era occultata all\'interno di pezzi di legno e viaggiava via nave all\'interno di containers. Lo stupefacente di provenienza peruviana e cilena, nascosto all\'interno di torroni e dolciumi sudamericani, era trasportato grazie a dei corrieri su treni passeggeri seguendo un itinerario che attraversava Spagna, Francia e Italia. La droga era nascosta all\'interno del torrone stesso. Trafficanti, pushers e gregari inseriti nell\'organizzazione utilizzavano per comunicare tra loro linguaggi criptici.



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