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comunicato stampa
Castelferretti: interventi dannosi all\'ambiente non risolvono il problema dell\'esondabilità dei fossi

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\"A seguito della nostra comunicazione, successiva all’assemblea pubblica dello scorso 8 aprile, siamo stati convocati informalmente dall’Autorità di Bacino per un colloquio chiarificatore il 24 giugno 2009.\"

Al colloquio, protrattosi per circa tre ore, hanno preso parte tre rappresentanti del Comitato di Castelferretti, i due tecnici che ci hanno coadiuvato nello studio e nella proposta di intervento per i fossi, il direttore dell’Autorità di Bacino Dott. Mario Smargiasso, i funzionari Dott. Giuliano Burzacca e Arch. Patrizio Lazzaro, il tecnico della Provincia di Ancona Ing. Massimo Striscia. Il direttore dell’A.di B. ha illustrato la situazione attuale in cui l’API ha presentato una proposta di interventi volti a ridurre il rischio R4 che coinvolge parte della sua proprietà,quindi pensa di pervenire alla stipula di un accordo di programma coinvolgendo Provincia, Regione, Api,Ferrovie,che risolva il problema di tutta la bassa vallesina.



Tuttavia giudica con positività il nostro progetto avendone messo in atto uno molto simile ad Osimo. I Comitati hanno ribadito l’incertezza sul fatto che le centrali siano concesse o meno – e la Regione ha espresso già parere contrario – determina una pari incertezza sui tempi per la realizzazione degli interventi di risanamento col rischio che col diniego alle centrali tali interventi restino solo sulla carta. Di qui la necessità, sempre secondo i Comitati, di predisporre un “piano alternativo” che preveda un percorso,magari meno ambizioso ma non soggetto a così forti incertezze decisionali. Incertezza non negata dall’A.di B pur escludendo pregiudizi e distinzioni da parte dell’A. di B. stessa.



L’A. di B. pur non giudicando opportuno spendere soldi pubblici in questa fase ,non ha escluso la possibilità ai comitati di intraprendere uno studio di fattibilità del progetto,magari spendendo una parte dei 700.00 euro già a disposizione,o reperirli tra privati,in caso affermativo il progetto avrebbe via libera. Abbiamo comunque mostrato la nostra perplessità sul fatto che la Regione ha attuato un piano straordinario, utilizzando fondi europei, nella zona di Osimo perché giudicata più a rischio,decisione da parer nostro illegittima anche alla luce degli ultimi fenomeni atmosferici che,pur lievi, hanno causato disagi nel centro storico di Castelferretti.



In conclusione denunciamo una situazione tuttora ricattatoria,qualora la soluzione dipendesse dall’API ,di ingiustizia rispetto ad altre decisioni immediate e finanziate e il rischio di soluzioni di emergenza che, di fatto,lascerebbero intatte le situazioni di rischio. Ma, stanti le attuali condizioni, prendiamo atto ancora una volta del fatto che per affrontare veramente i problemi occorre fare riferimento sulla forza e sul senso di responsabilità delle comunità locali.



Pertanto chiediamo ai cittadini di Castelferretti, alle imprese locali, di contribuire al finanziamento di una valutazione di fattibilità per un progetto integrato volto a risolvere il problema dell’esondabilità dei fossi di Castelferretti, come risposta civile a chi pensa che la soluzione debba essere necessariamente abbinata a nuovi interventi peggiorativi delle condizioni ambientali, sia che si tratti di edificazioni in aree vulnerabili che della realizzazione di nuovi impianti inquinanti.



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