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comunicato stampa

Censimento delle sette religiose, la Polizia in rivolta

2' di lettura

Mentre Ancona registra un preoccupante aumento dei reati e delle infiltrazioni malavitose e, gli organici delle Forze dell’Ordine nella provincia sono depauperati da gravissime carenze di organico, il Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico, presieduto dal Prefetto Meoli e dal Sindaco Gramillano, ….. ordina alla Polizia di effettuare, con una apposita scheda da compilare, un meticoloso censimento delle sette religiose con possibile matrice terroristica e, una indagine approfondita sul consumo di alcol e di droga tra i giovani.

Un’iniziativa che, a parere degli esponenti nazionali dell’U.S.P. Roberto BONI e Salvatore TORNAMBENE, otterrà l’unico effetto di appesantire ulteriormente il già difficile lavoro dei Poliziotti Anconetani, ormai stremati da una impari lotta con una criminalità dilagante e numericamente insufficienti nell’intera Regione Marche. Appare pertanto risibile e grottesco un censimento e monitoraggio di taluni fenomeni delittuosi che sono ormai da troppo tempo sotto gli occhi di tutti e, che continueranno inevitabilmente a prosperare indisturbati, in assenza di una concreta e mirata azione di contrasto di cui però sembra che al momento nessuno parli. Il Sindaco Gramillano e il Prefetto Meoli prendano quindi atto non si fanno le nozze con i fichi secchi.


Le Forze dell’Ordine hanno infatti ben altro da fare che andare in giro a compilare schede o a fare sondaggi sulla presenza di comunità religiose o di giovani drogati e, anche se non siamo pregiudizialmente contrari a che ciò avvenga, riteniamo che sia prima innanzitutto necessario ricostituire le basi per un reale e capillare controllo del territorio, restituendo funzionalità e operatività alle Forze di Polizia, senza le quali è e sarà solo illusorio parlare di sicurezza pubblica e di prevenzione. I cittadini anconetani sono oggi stanchi di proclami inconsistenti e di iniziative farsa. Se aumentano il consumo di droga tra i giovani e le sette religiose, è solo perché mancano le pattuglie per controllare le strade e gli investigatori per arginare la rete degli spacciatori e individuare possibili infiltrazioni terroristiche islamiche.


Bene farebbero allora Sindaco e Prefetto a pretendere dal Governo e dal Dipartimento della P.S. più uomini e più mezzi per la Polizia e per i Carabinieri, perché per fronteggiare il problema alla radice, come qualcuno avrebbe inopinatamente affermato, non servono sondaggisti con schedine valutative ma, una ferrea attività di contrasto contro quei fenomeni delinquenziali che, ad Ancona, sono ormai in crescente ascesa.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-09-2009 alle 16:32 sul giornale del 02 settembre 2009 - 1371 letture