API: la Prestigiacomo autorizza le centrali da 580 MWe nonostante il no della Regione

\"La notizia non è di poco conto, anzi è di quelle potenzialmente pericolose e comunque gravi perché a livello centrale non si tiene conto delle scelte locali di governo del territorio, materia prettamente lasciata alle competenze delle Regioni\".
Da una breve nota presente nel sito internet del Ministero dell’Ambiente (comunicato stampa del 14 settembre u.s. http://www.minambiente.it/index.php?id_doc=1344&id_oggetto=2&sid=11a9d6edc354568bbb070d9dda67d44e), abbiamo appreso che il Ministro Prestigiacomo ha firmato, insieme ad altri, il Decreto di VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) per le Centrali Termo Elettriche della potenza complessiva di 580 MWe da realizzare nel Comune di Falconara Marittima nell’area della raffineria API.
Il procedimento relativo alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), infatti, è stato seguito direttamente dallo Stato e più precisamente dal Ministero dell’Ambiente. Un procedimento nel quale è richiesto il parere tecnico della Regione Marche che è stato emanato dal Servizio Ambiente e Paesaggio il 3 dicembre 2008. Un parere negativo netto e preciso. La Regione Marche è contraria alla realizzazione della sezione di impianto più grande della potenza di 520 MWe. Chiarissimo, non si lasciano dubbi interpretativi, perché è un parere supportato dalla coerenza alle norme regionali: la centrale da 520 MWe non rientra nelle previsioni del PEAR. Il progetto infatti comporta problematiche che derivano dalla ristrettezza delle aree e dalla vicinanza con altri impianti a rischio di incidente rilevante e rischi ambientali connessi alle emissioni di elementi inquinanti soprattutto, ma non solo, in atmosfera.
Nonostante il parere tecnico negativo espresso dalla Regione, la Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente aveva già rilasciato a dicembre 2008 un parere favorevole sulla fattibilità ambientale, pur condizionando la realizzazione al rispetto di limiti emissivi validi per tutto il complesso industriale, più restrittivi rispetto a quelli della Concessione Petrolifera del 2003.
Nel corso di una riunione a cui ha partecipato il Presidente della Regione Marche tenutasi il 17/11/2008 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato rappresentato dallo stesso che non sussistevano le condizioni per il rilascio dell’intesa di cui alla legge n. 55/2002 soprattutto per la non coerenza tra l’intervento proposto e il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria e il Piano di risanamento dell’area ad elevato rischio di crisi ambientale.
In conclusione, anche in presenza di un giudizio di compatibilità ambientale positivo rilasciato dal Ministro dell’Ambiente, ad oggi le posizioni della Regione Marche non cambiano, restano quelle di una netta opposizione a tale tipologia d’impianto e quindi anche alla Centrale proposta da 520 MWe, tutte tese ad una totale garanzia alla tutela della salute pubblica e una corretta attuazione agli indirizzi del Piano Energetico Ambientale Regionale.
Marco Amagliani
Assessore all’Ambiente della Regione Marche
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-09-2009 alle 16:22 sul giornale del 18 settembre 2009 - 1868 letture