Cgil: Gramillano, Uno di noi...

\"Crisi alla svolta\", titolano i giornali in prima pagina nazionale. Di questi tempi anche l´ottimismo può fare la differenza, a condizione però che questa tendenza non costituisca un artifizio per mascherare il nulla di una politica incapace di andare oltre le parole ad effetto.
Purtroppo CONFINDUSTRIA stessa parla di crollo del PIL: significa che nei prossimi mesi si perderanno circa un milione di posti di lavoro!
In questo quadro, di fronte allo spettacolo indecoroso di un primo ministro alle prese con \"altre\" priorità, ci sarebbero da attendersi -almeno da parte delle persone di buona volontà- comportamenti adeguati e responsabili.
Non credo occorra sottolineare il ruolo e l´importanza del sistema delle Autonomie Locali per contrastare, nella misura possibile, i tragici effetti sociali della crisi, rafforzando gli strumenti per ammortizzarne le ricadute negative, e consolidando il welfare locale. Certo, un obiettivo non così semplice da realizzare, mentre il Governo sega quanto può.
Ricordate il baccano sull´apertura di nuovi cantieri, come misura anticiclica?
Si chiudono solo i vecchi, purtroppo, visto che le risorse, anziché integrarle, come ci si sarebbe aspettato, sono state ridotte!
E che dire della scuola, così a cuore di tante famiglie e docenti!
Una domanda di partecipazione che consiglierebbe attenzione, risposte, coinvolgimento.
Ma è proprio l´attuale limite di questa politica che sembra non riuscire a fare un salto di qualità.
Eppure le premesse potrebbero esserci. Uno di noi, Fiorello Gramillano, una brava persona come tante, cresciuta ed affermatasi nel crogiuolo del quartiere, in mezzo ai problemi di ogni giorno, apprezzata per l´impegno professionale nel mondo della scuola, tra tanti giovani, è oggi il Sindaco della nostra città.
Serve a me ricordare di averlo incontrato casualmente il giorno stesso della
sua candidatura, nel fare la spesa prima dell´orario di chiusura dei seggi, proprio
come uno di noi.
Una novità che meritava il sostegno, come puntualmente è avvenuto di lì a
poco, con l’auspicio di aprire una fase davvero nuova, e cioè rompere un rapporto con l´estabilishment che certo non avrebbe giovato nè a lui, nè tanto meno alla causa del rinnovamento della Politica.
A quanto si legge in questi giorni siamo ancora impelagati di nuovo con le solite beghe: le nomine nei consigli di amministrazione, gli appetiti dei politicanti, gli incarichi contestati, i patetici conflitti di interesse nostrani. Come si regolerebbe uno di noi? Credo con chiarezza e trasparenza, per allontanare ogni dubbio, contribuire a trasformare il luogo della Politica e delle decisioni in uno spazio salubre e permettere così alla nuova Amministrazione di tornare a dedicarsi all´interesse generale. Ecco perché, tornando ai giornali, forse più realistici sembrano quei titoli sulla cronaca locale: \"Segnali di ripresa, ma la partita è ancora lunga…”
Andrea Raschia
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-09-2009 alle 16:39 sul giornale del 19 settembre 2009 - 1387 letture