Falconara: assemblea No centrali Api, ignorato il rischio di esondazione dell’Esino

\"In questi anni si è sottaciuto sul rischio di esondazione dell’Esino e sul pericolo di dissesto idrogeologico che grava da tempo su Falconara Marittima\".

Richiamiamo alla responsabilità un po’ tutte le istituzioni assieme alla Protezione Civile sulla cosiddetta “sistemazione e pulizia dei fossi” di cui ci si sarebbe dovuti occupare già da tempo con interventi appropriati. A causare l’ultimo allagamento del centro di Castelferretti, verificatosi nel 2006, fu l’acqua del fosso proveniente da Montedomini, che fuoriuscì in corrispondenza del ponte della Superstrada nelle vicinanze del cimitero di Castelferretti, perché ostruito.

Quel punto a distanza di 3 anni risulta tutt’ora ostruito. Ci occuperemo del ripristino del normale deflusso di queste acque, stanchi di assistere a mancati interventi in molti casi di piccola natura e non giustificabili dall’attuale crisi finanziaria del comune. Sabato 3 ottobre, dalle ore 15, libereremo il fosso Montedomini, con ritrovo nel parcheggio del cimitero di Castelferretti, perché riteniamo inaccettabile che il Sindaco di Falconara auspichi la costruzione di ulteriori megacentrali API a combustione fossile rinunciando a piccoli interventi non dispendiosi per le casse comunali.

L’Assemblea Permanente No Centrali API stanca delle strumentalizzazioni subdole del Sindaco rivolge un appello a quanti vorranno partecipare attivamente a questa iniziativa concreta, propositiva e tesa a smascherare i reali intenti di trasformare una corretta gestione del territorio in merce di scambio tra API e Comune di Falconara M. Continueremo in ogni forma e modalità a voler scongiurare il rischio di ulteriori impianti dannosi per la salute, l’occupazione e l’economia dell’intera Valle Esina invitando a riflettere e proponendoci in modalità positive.