contatore accessi free

Tumore al seno: vincere la malattia si può

mammografia 3' di lettura Ancona 07/10/2009 - La Regione Marche, con oltre 13.000 casi, rappresenta una tra le realtà del centro Italia con il maggior numero di donne che attualmente convivono con un tumore al seno.

E sono oltre 1.000 i nuovi casi registrati ogni anno nella Regione. Buone notizie arrivano però sul fronte della cura: l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona è in prima linea nella lotta al tumore al seno. Punto di riferimento, non solo regionale, per la diagnosi e la cura, gli Ospedali Riuniti di Ancona seguono in media un numero di circa 400 nuove pazienti l’anno con diagnosi di neoplasia mammaria, di cui 280 vengono gestite e trattate in ambulatorio con terapie ormonali o con solo follow-up, mentre circa 120 sono gestite a livello di Day Hospital in trattamento chemioterapico, terapie target e di supporto. Nel 2003 è nato il Gruppo interdisciplinare di Diagnosi e Cura a cui è stato assegnato il compito di dedicarsi esclusivamente alla patologia mammaria. La donna che si rivolge agli Ospedali Riuniti di Ancona può quindi contare su competenze plurispecialistiche dedicate: radiologia, anatomopatologia, genetica oncologica, chirurgia senologica, radioterapia, e supporto psicologico, tutte in un’unica struttura.


“È un percorso diagnostico-terapeutico condiviso” – aggiunge Nadia Storti, Direttore Sanitario Ospedali Riuniti di Ancona – “reso possibile dal confronto e dell’interazione tra le diverse competenze”. Punto di forza degli Ospedali Riuniti è la forte tradizione in campo diagnostico: ad Ancona è arrivato nel 1967 il secondo mammografo d’Italia. Tradizione a cui si affianca una spiccata innovazione dal punto di vista strumentale e che consente all’ospedale di effettuare ogni anno circa 13.000 mammografie, 7-8.000 ecografie mammarie, oltre 2.000 prelievi citologici e microistologici della mammella, quasi 1.000 risonanze magnetiche della mammella. Fiore all’occhiello degli Ospedali Riuniti è il Centro Regionale di Genetica Oncologica, l’unico che si occupa, in tutta la regione Marche, delle neoplasie eredo-familiari. Centro di riferimento anche per alcune regioni vicine, collabora con le diverse unità operative di Oncologia medica della regione per identificare i pazienti in cui il tumore potrebbe essere di origine genetica.


L’eccellenza degli Ospedali Riuniti è poi riconosciuta a livello nazionale in campo istologico. La struttura di Ancona è infatti l’unica in regione, e che utilizza la tecnica FISH per tutti quei casi di tumore HER2 positivo borderline. Partecipa ad un controllo di qualità del dato insieme a soli altri 12 centri del Centro Nord. Negli ultimi anni l’incidenza del tumore al seno è aumentata. Fortunatamente però diagnosi precoce e terapie sempre più mirate hanno diminuito la mortalità. Inoltre grazie alla disponibilità di nuovi strumenti per la comprensione a livello molecolare dello sviluppo dei tumori e alla scoperta di nuovi farmaci, oggi possono essere curate anche forme di tumore al seno molto aggressive e ad insorgenza precoce, come l’HER2 positiva. A rivoluzionare la prognosi per le donne colpite da tumore HER2 positivo è stato l’avvento di trastuzumab, un anticorpo monoclonale di ultima generazione che colpisce in modo mirato le cellule tumorali che iperesprimono sulla loro superficie il recettore HER2.


“Trastuzumab, associato alla chemioterapia, è in grado di aumentare le possibilità di guarigione della paziente operata di neoplasia mammaria” – precisa Stefano Cascinu, Direttore Clinica di Oncologia Medica Ospedali Riuniti di Ancona – “ed è un farmaco tollerato molto bene, con un’eccezionale risposta”. La pluralità di competenze e conoscenze, l’interazione tra diverse professionalità, la definizione di un percorso diagnostico-terapeutico condiviso fanno del Gruppo Interdisciplinare degli Ospedali Riuniti di Ancona un centro di riferimento nella cura del tumore alla mammella a cui le donne si affidano per vincere la lotta alla malattia, e di cui si fidano. La fiducia è l’elemento fondamentale di “I trust you”, progetto sostenuto da Roche per sottolineare il costante impegno dei clinici dei principali centri oncologici del nostro Paese dedicato alle donne colpite da tumore al seno.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-10-2009 alle 18:37 sul giornale del 08 ottobre 2009 - 1021 letture

In questo articolo si parla di attualità, Ospedali Riuniti





logoEV
logoEV