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comunicato stampa
Coldiretti dopo il blitz nelle mense, più prodotti locali

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Visto che esiste una legge regionale per l’utilizzo dei prodotti locali nelle mense, invitiamo le pubbliche amministrazioni a tenerne conto poiché solo così sapremo cosa finisce nel piatto dei nostri bambini e aiuteremo a tutelare l’ambiente.

E’ la richiesta di Coldiretti Ancona dopo il blitz dei Nas nelle mense comunali di Ancona che ha portato alla scoperta di carne di scarto. La legge regionale 16/2009, ricorda Coldiretti Ancona, concede contributi ai soggetti pubblici che garantiscono, nei servizi di ristorazione collettiva, l’utilizzo dei prodotti agricoli regionali in misura non inferiore al 50 per cento e prevede forme di premialità nel caso di uso di prodotti agricoli regionali nei bandi di gara relativi agli appalti per la ristorazione collettiva.


“Un modo per garantire l\'alimentazione degli scolari ed evitare il rischio di aste al ribasso che possono pregiudicare le garanzie di qualità, di origine e di stagionalità degli alimenti serviti – sottolinea Maurizio Monnati, presidente di Coldiretti Ancona -. L’obiettivo deve essere quello di servire prodotti sani, di qualità e che non hanno dovuto percorrere lunghi tratti prima di arrivare nel piatto degli alunni, abbattendo le emissioni inquinanti”. Concetti che Coldiretti porta avanti da anni con il progetto di Educazione alla Campagna Amica, realizzato nelle scuole della provincia. Se i marchigiani sono i più longevi d’Italia, è anche vero che un bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni è a rischio obesità, e proporre agli alunni i cibi del loro territorio aiuta a insegnare loro il valore della stagionalità e di una sana alimentazione, oltre che della tutela dell’ambiente. Sempre sul fronte della scuola, Coldiretti ha lanciato una raccolta di firme assieme ad Aiab e Legambiente in occasione della Biodomenica, per impegnare Regione, Province e Comuni a promuovere gli “Acquisti verdi”.


Si chiede, in particolare, di inserire nella ristorazione ospedaliera l’uso di alimenti biologici di origine nazionale, regionale e locale e del canale commerciale equo&solidale; sostenere e diffondere le mense biologiche scolastiche; promuovere l’acquisto di prodotti bio nella ristorazione collettiva. Un’iniziativa che segue il boom dei consumi di biologico fatto registrare proprio nel settore della ristorazione collettiva, con un aumento del 20 per cento delle mense bio.



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