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Edilizia: iniziative formative in campo

3' di lettura Ancona 13/10/2009 - Sicurezza e grandi opere: come evitare i rischi Partono i corsi per evitare i rischi nei lavori in prossimità di traffico elevato.

Il ‘passaporto’ formativo in edilizia. Non è certo da oggi che, in provincia di Ancona, le parti sociali hanno a cuore la sicurezza nei cantieri edili e il Cpt (Comitato paritetico territoriale, l’ente bilaterale del comparto dell’edilizia, costituito dal Collegio dei Costruttori e dai sindacati Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-CGIL) lo dimostra per l’ennesima volta, organizzando assieme all’Inail, una serie di corsi di formazione sui rischi insiti nei lavori svolti in prossimità di traffico elevato. A darne l’annuncio sono Massimo Marra, presidente del Cpt di Ancona e Bruno Adinolfi, direttore regionale Marche dell’Inail. “E’ noto che i lavori sulle grandi opere infrastrutturali, quali l’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A14, implicano un numero maggiore di rischi per i lavoratori, che operano anche in ore notturne e in prossimità di traffico elevato, a volte anche veloce, per l’incoscienza dei conducenti,” ricorda Marra.



Per questo motivo il Cpt, “con la propria esperienza e con la collaborazione dell’Inail, ha attivato dal primo ottobre 20 corsi dedicati a 419 addetti di un consistente numero di imprese che lavorano all’ampliamento della tratta Ancona Nord-Civitanova della A14. A breve, ha aggiunto Marra, la stessa formazione sarà estesa anche ai dipendenti delle imprese che lavorano sulle opere della Quadrilatero.” Del resto, la collaborazione “tra l’Inail Marche e il Cpt di Ancona è di vecchia data e ha sempre raggiunto risultati importanti, come nel caso di ‘Camperando per la sicurezza’, la campagna itinerante di sensibilizzazione e formazione che, ricordano Adinolfi e Marra, è stata l’unica in Italia a tenere corsi settimanali che, in soli quattro mesi, hanno formato altri 400 lavoratori di 70 imprese.”



Ultima ma non meno importante iniziativa è quella del cosiddetto ‘Passaporto’ formativo: “una vera e propria ‘dichiarazione di guerra’ agli infortuni nel settore, facente parte delle strategie previste dal contratto nazionale di lavoro e già operativa”, viene sottolineato. Ogni impresa del settore edile deve far partecipare preventivamente il proprio nuovo personale che per la prima volta entra nel settore delle costruzioni a uno specifico corso obbligatorio di base di 16 ore. A ogni allievo che abbia frequentato con profitto il corso sarà consegnato un libretto formativo, una sorta di ‘passaporto’ certificante il profilo professionale e formativo. “Tale corso, che è gratuito per l’azienda ed è svolto insieme dalla Scuola edile e dal Cpt, ha un obiettivo duplice: da un lato serve a contrastare il sommerso; dall’altro a ridurre il numero di infortuni”, spiega Marra.



Non solo, ma il corso “che agevola l’impatto iniziale tra lavoratore e impresa, certifica le competenze di ogni singolo operaio, che saranno inserite in un data base nazionale tramite il quale si potrà monitorare costantemente l’offerta formativa di settore e di seguire in tempo reale i suoi utenti. Tale modalità operativa contribuirà in modo determinante a contrastare il lavoro irregolare e consentirà al sistema paritetico di conoscere in tempo reale il valore professionale del proprio patrimonio umano,” conclude Marra, ricordando che in provincia sono stati già effettuati 29 corsi, che hanno ‘promosso’ 85 allievi. Infine, aggiunge Adinolfi, “il Corso di formazione per i lavoratori edili addetti ai ponteggi’, perché le cadute dall’alto risultano tra i rischi più numerosi e gravi del settore.”






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-10-2009 alle 17:59 sul giornale del 14 ottobre 2009 - 1014 letture

In questo articolo si parla di attualità, cpt





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