Pdci: confermato l\'appoggio a Gramillano

Il Direttivo della sezione “Tina Modotti” di Ancona del Partito dei Comunisti Italiani riunito martedì 12 gennaio 2010 dopo ampia e approfondita discussione: riconferma la propria piena fiducia al Sindaco Fiorello Gramillano, e il sostegno leale all’Amministrazione perché proceda fattivamente e con celerità nell’attuazione dei punti fondamentali del programma
Invita inoltre le forze politiche della maggioranza a mettere da parte rivendicazioni e divergenze su questioni poco essenziali come gli affidamenti di incarichi, a favore di un impegno costruttivo per gli interessi della città, a partire dall’atto fondamentale che è il bilancio comunale 2010: primo bilancio di questa Amministrazione dopo la gestione commissariale e strumento essenziale di programmazione e realizzazione del programma della coalizione, la cui approvazione tramite un percorso partecipato non può essere differita.
Ricordiamo a tutti che il programma esiste, ha avuto il consenso dei cittadini e non va accantonato né stravolto, ma realizzato con le opportune priorità.
I comunisti italiani richiamano in proposito l’attenzione sull’emergenza sociale e l’esigenza di rilanciare l’occupazione, per contrastare gli effetti della crisi - che solo l’impudente propaganda governativa vuole da tempo superata dato che per lor signori non c’è mai stata .
La pianificazione urbanistica deve essere basata sui criteri del recupero e del riuso delle aree, edifici e capannoni industriali dismessi, per incentivare nuove attività produttive e nuova occupazione, e non sull’occupazione di nuovo territorio.
Escludiamo il ritorno alla politica delle varianti ad personam per fare cassa. Privilegiamo l’edilizia per scopi sociali, alloggi pubblici o a canone concordato e costi contenuti per famiglie a basso reddito e giovani coppie, evidente emergenza cittadina.
Diamo inizio in tempi strettissimi alla realizzazione dello STUDENTATO all’ex Buon Pastore, in attuazione dell\'accordo con l\'Ersu, la Provincia e la Regione.
Riqualifichiamo in centro il mercato delle erbe in sinergia col mercato ambulante di corso Mazzini; prevedendo misure di difesa delle piccole attività artigianali e commerciali dalla rendita speculativa degli affitti esorbitanti e creando nuovi spazi culturali polifunzionali, sbloccando l’impasse dell’ex Metro.
Investiamo nella messa in sicurezza delle strutture scolastiche, approfittando per dotare le stesse e altri edifici pubblici di pannelli fotovoltaici per la produzione di calore.
Realizziamo subito questa benedetta anagrafe degli immobili di proprietà comunale, come da tempo chiediamo, e vediamo se è possibile risparmiare sugli affitti, recuperando risorse.
Affrontiamo il problema della mobilità col centro, istituendo collegamenti diretti con il grande parcheggio all’ingresso sud di Ancona e con l’ospedale di Torrette; razionalizziamo l’utilizzo dei parcheggi esistenti in centro con segnalazione elettronica all’ingresso della città dei posti vuoti.
pensiamo a parcheggi in centro nell’ottica di servire i residenti e togliere auto dalle strade per la sosta veloce.
Dobbiamo mantenere e qualificare il livello dei servizi sociali e al cittadino, contrastando le politiche di smantellamento del Governo.
Il Fondo di garanzia e solidarietà previsto dal programma e dotato dal Sindaco di adeguate risorse, grazie all’impegno del nostro capogruppo Filippini, può dare risposte immediate a necessità urgenti per giovani, lavoratori, disoccupati e famiglie in crisi.
Il PdCI riafferma l’autonomia del Gruppo consiliare e in questo quadro respinge ogni tentativo di limitarne l’esercizio nella maggioranza e nel Consiglio comunale.
Riteniamo positiva la valorizzazione delle professionalità interne al Comune, col ricorso a professionalità esterne solo in casi di effettiva necessità e utilità.
Infine proponiamo di affrontare come battaglia politica l’emergenza minori non accompagnati, che in numero crescente giungono al porto di Ancona e i cui costi di accoglienza e mantenimento hanno raggiunto livelli difficilmente sostenibili dalla comunità. Ancona è per tradizione città solidale, aperta ed accogliente, ma non è giusto che ricadano unicamente sui cittadini anconetani le conseguenze delle guerre e delle miserie che i nostri governi vanno portando in varie parti del mondo, dai Balcani all’Iraq all’Afghanistan, e che producono migliaia di profughi tra cui appunto molti minori, privati del rapporto essenziale con la loro famiglia. Proponiamo di aprire una vertenza con la Regione, il Governo e le istituzioni internazionali, perché si facciano carico, ognuno per la sua parte, delle conseguenze delle rispettive politiche, delle crisi e delle guerre sui più deboli che sono sempre i più piccoli.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-01-2010 alle 16:51 sul giornale del 14 gennaio 2010 - 835 letture