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Imprese etiche marchigiane: il Governo è pronto ad aiutarle
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Infrastrutture. Energia a basso costo. Fiscalità equa. Ordine pubblico garantito. Queste le misure che il Governo è pronto a mettere in campo per sostenere le piccole e medie imprese, sempre più alle prese con un mercato globalizzato e spesso difficile. Carlo Giovanardi, di fronte alla platea dell’Acai (Associazione Cristiana Artigiani Italiani) non esita a confermare l’appoggio della sua coalizione a quegli artigiani che rappresentano da sempre il volano dello sviluppo economico del nostro Paese.
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, intervenuto al Convegno dell’Associazione che si è tenuto questa mattina (ndr, sabato 23 gennaio) ad Ancona, dedicato alla dimensione sociale dell’impresa, ha quindi sottolineato il ruolo fondamentale che le realtà produttive, in particolare le PMI, hanno sempre rivestito nella creazione di una vera identità del territorio e della comunità italiana. “Il Governo - ha detto - può fare cose fondamentali per le piccole e medie imprese, per far sì che siano sempre più competitive. Tuttavia, la Politica può fare ben poco se le stesse imprese non sono inserite in un contesto di valori che prima di puntare al profitto si preoccupano della coesione sociale: l’impresa è una comunità di lavoro”. Come sottolinea anche l’Acai, l’Associazione che unisce gli artigiani italiani che si muovono nel solco dei valori cattolici: 100.000 (centomila) associati, 60 sedi provinciali, 300 collaboratori per oltre 250.000 (duecentocinquantamila) assistiti.E le imprese marchigiane lo sanno già da tempo: sono molte le realtà della nostra regione che, con il loro modello di produzione fondato sui valori etici, hanno fatto del loro lavoro un esempio vincente per tutto il Paese. L’unico davvero in grado di superare consapevolmente la crisi. Come ha sottolineato Francesco Bastianelli, consigliere comunale Pdl ad Ancona, che ha partecipato all’incontro esprimendo la potenzialità delle piccole e medie imprese del nostro territorio ma anche ribadendo la necessità di facilitare l’accesso al credito, l’abbassamento dei costi della produzione, il potenziamento della forza vendita.
E quindi anche gli esempi pratici, come quello dell’imprenditore marchigiano Sergio Lupi, a capo del Gruppo Sistemi 2000, che ha riconvertito la sua produzione in chiave ecologica e, soprattutto, ha scelto di investire nel “capitale umano” dei suoi collaboratori: una grande famiglia con cui dividere i successi aziendali e crescere insieme.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-01-2010 alle 14:57 sul giornale del 25 gennaio 2010 - 890 letture